lunedì 26 novembre 2012

I flash mob generano indignazione o timori?


Il blog Cervia Parla ritorna sul tema dei flash mob. Per gli esperti di comportamenti delle reti sociali, l'autorganizzazione non è certo un concetto sconosciuto. Il meccanismo si basa su una condivisione tra una moltitudine di persone di poche regole ma chiare. Ognuno sa quello che deve fare. L'esempio classico è la famosa hola che avviene negli stadi o nei concerti. Un meccanismo complesso che però si basa su una semplice regola: quando la persona vicina si alza, la persona accanto si alza, così altrettanto quando si siede.

Il flash mob è un altro esempio di autorganizzazione. Si basa principalmente sull'informazione virale del web. Potrà anche fare sorridere per i contenuti leggeri da cui traggono la spinta, ma non si può non riconoscere che riescono a riempire con una facilità impressionante le piazze. E sono soprattutto giovani e giovanissimi.

Ieri l'ultimo riuscitissimo flash mob a Verona. Trascinato sempre dalla Gangnam Style.

I commenti indignati ai video sulla rete di tante persone motivati ufficialmente dalla superficialità dei contenuti di tali mobilitazioni, traggono forse origine invece da un inconscio timore per la forza di eventi basati su principi di autorganizzazione? Difficile dare risposta.

In ogni caso l'augurio è che i fenomeni di autorganizzazione della piazza rimangano sempre legati a motivazioni di socializzazione e di divertimento e che molti di quei giovani e giovanissimi possano invece anche impegnarsi politicamente un domani seguendo le regole non improvvisate della democrazia.

lunedì 19 novembre 2012

La forza della rete: il caso PSY - Gangnam Style


Il tormentone virale "Gangnam Style" del rapper sudcoreano PSY è un successo senza precedenti nella rete. I numeri sono impressionanti: ad oggi 765.192.337 visualizzazioni del video su YouTube in appena 4 mesi.



I più importanti artisti mondiali sono stati contagiati dalla Gangnam Style, come nel caso di Madonna che ha cantato con PSY nell'ultimo concerto al Madison Square Garden di New York di qualche giorno fa.

Ieri sera alla chiusura degli American Music Awards 2012, il Nokia Theatre di Los Angles è letteralmente esploso grazie a PSY e MC Hammer, che si sono esibiti insieme come Special Guest Performs.



La rete sta modificando comportamenti e creando nuovi modi di socializzazione. Tra l'agosto e il novembre del 2012, Gangnam Style ha generato una serie di pubbliche mobilitazioni - i cosiddetti flash mob - in tutto il mondo.

Appena il 10 novembre scorso si sono riuniti a Roma circa trentamila ragazzi in piazza del Popolo. E per la prima volta hanno ballato con la musica che proveniva dai propri smartphone.



In generale è impressionante vedere il solco che si allarga sempre di più tra società in rapido cambiamento con forme di autorganizzazione sulla rete (che per fortuna al momento rimangono perlopiù legate a fenomeni di svago) e classe dirigente politica spesso immorale incapace di fornire progettualità convincenti per il futuro dei cittadini.

Una società dinamica, quasi liquida, sotto la direzione di una classe politica autoreferenziale e "mumificata". Un'incoerenza da non sottovalutare.

Per chi si fosse perso alcune inchieste di Report: Gli Insaziabili, Il Gruppo Selvaggio.

venerdì 9 novembre 2012

La politica della giunta di Cervia è finita. Fase a rischio.


L'asse IDV-PD della giunta di Cervia è politicamente finito. Non si intravvede più alcuna progettualità convincente per il futuro. Vengono presentate impressionanti operazioni immobiliari speculative come l'unica possibilità di salvezza di una località che invece ha fatto la propria fortuna facendo giustamente leva sul pregio ambientale e sull'ospitalità romagnola. Idee e natura piacciono ai turisti. Non la riproduzione dei difetti delle città.

Vengono inoltre certificate dall'amministrazione comunale criticità ambientali - quali subsidenza, ingressione marina, intrusione salina, erosione della costa - che potrebbero portare catastrofi nel breve-medio periodo, ma non arrivano risposte concrete su cosa si sta facendo e cosa si farà per fermare o quantomeno frenare vere emergenze sull'ambiente.

Nonostante Legambiente abbia più volte denunciato questi fatti, la giunta per voce del Sindaco Roberto Zoffoli si è limitata solo a polemizzare con l'associazione ambientalista. E addirittura l'IDV di Cervia, la fedele "stampella" politica del PD, ha provveduto - in maniera scomposta ed inconsistente - ad attaccare pubblicamente proprio Legambiente. Sempre senza dare risposte.

Aspettiamo, ma ora Gianni Bosi, capogruppo Idv a Cervia, è molto impegnato a difendere pubblicamente Di Pietro, che si è rivelato essere più capo che leader, dalle questioni argomentate dal recente servizio di Report. Difesa inutile. La maggior parte della gente ha capito: la vergogna politica non esiste più.

Ciò premesso, ieri è avvenuto un fatto che segna lo spartiacque della politica senza futuro della giunta IDV-PD di Cervia.

Oltre 80 cittadini hanno firmato per depositare un quesito referendario con cui si chiede di abrogare la delibera comunale per cui si è ritenuto di pubblico interesse la proposta di un privato - dall'accattivante nome di "Cervia d'amare" - che, tra l'altro, ha chiesto di potere costruire un ulteriore grattacielo adiacente alla spiaggia nel centro di Milano Marittima.

A parte il discorso ambientale, da un punto di vista politico non vi sarebbe stato alcun problema se il referendum fosse stato richiesto dalla stessa giunta di Cervia. Essendo infatti decisioni che sono state prese al di fuori e in buona parte contrarie al programma elettorale proposto alle ultime elezioni ai cittadini, il coinvolgimento della popolazione avrebbe incrementato responsabilmente il senso di comunità.

E il punto è proprio questo: il senso di comunità. In tempi di crisi non serve nuovo cemento a fronte di un invenduto considerevole e tantomeno non occorre tagliare pini per costruire ancora condomini. Occorre rinforzare un senso di squadra di tanti. Non dei pochi chiusi nei palazzi.

E' evidente che si è concluso un percorso politico inefficace e inefficiente. Ora il vero rischio è che la giunta, invece di fare responsabilmente un passo indietro tornando agli impegni del programma di mandato, decida di intrapprendere una sorta di "braccio di ferro" politico con la cittadinanza, che rischierebbe di produrre solo tensioni e divisioni nella collettività, dando inoltre una quantomeno poco soddisfacente immagine ai turisti.

Il contrario di quello che dovrebbe avvenire in un momento di crisi politica, economica ed ambientale.

Se questo dovesse accadere, sarà importante che il referendum passi con la democratica adesione dei cittadini. Per un rinnovato senso di comunità.

Un obiettivo che dovrà necessariamente trovare uniti tutti coloro che si battono civilmente e responsabilmente per l'ambiente ed uno sviluppo sostenibile di Cervia.
In altri termini per un benessere duraturo.

lunedì 29 ottobre 2012

Elezioni regionali Sicilia 2012: la diretta


Elezioni regionali in Sicilia. Non mancano le conferme della crisi dei partiti italiani.

Responsabilità pesantissima per la classe politica dirigente italiana, se mai si può ancora chiamare così dopo avere visto il servizio di Report dall'eloquente titolo "Gli insaziabili".

I cittadini che credono ancora nel voto sono diventati minoranza. L'affluenza alle urne è stata di appena il 47,42% contro il quasi 70% (68.68) delle precedenti amministrative.

Il Movimento 5 Stelle vola tra quei pochi che hanno deciso di andare a votare. E' la vera novità del quadro politico italiano.

IDV va malissimo, ma i dirigenti del partito di Di Pietro sembrano più interessati - dopo le domande della giornalista di Report - a ritrovare la memoria su quanto ammonta il fiume di milioni di euro incassato come rimborso elettorale.

Il quadro è decisamente critico, ma la reazione c'è stata. Avanti.

Segui in diretta i risultati dello scrutinio delle elezioni regionali in Sicilia


mercoledì 24 ottobre 2012

Mediazione civile e commerciale: illegittimità costituzionale


La Corte costituzionale ha dichiarato con nota odierna dell'ufficio stampa, la illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, del d.lgs. 4 marzo 2010, n.28 nella parte in cui ha previsto il carattere obbligatorio della mediazione.

Fermato dai giudici un altro esempio di politica costituzionalmente "borderline".


venerdì 5 ottobre 2012

Legambiente: i volontari di Puliamo il Mondo in azione a Cervia


La manifestazione di Puliamo il Mondo organizzata da Legambiente è stata un successo anche a Cervia. Due le iniziative. La prima organizzata domenica 30 settembre ha visto i volontari di Legambiente Cervia impegnati nella pulizia del Parco Via Cardano. Risultato dell'operazione ampiamente positivo: sei sacchi di immondizia raccolti. Non sono mancati complimenti ai volontari in azione da parte di cittadini. Effettuata anche una segnalazione al Comune per i molti rifiuti rinvenuti tra la vegetazione che fanno ipotizzare situazioni persistenti di bivacco. I rifiuti sono stati raccolti e buttati negli appositi contenitori da Legambiente Cervia. Richiesta anche una verifica da parte delle competenti autorità per indumenti e materassi rinvenuti accanto ad una panchina.

La seconda iniziativa in programma si è svolta ieri ed ha visto protagonisti 150 bambini delle scuole elementari: ripulite le dune naturali tra la spiaggia e la pineta di Pinarella. All'iniziativa, promossa insieme dal Comune di Cervia e da Legambiente Cervia, hanno partecipato anche volontari della Pubblica Assistenza Città di Cervia.

"Esprimiamo ampia soddisfazione per i risultati ottenuti nel corso delle inziative organizzate per Puliamo il Mondo." - afferma Marino Previtera, presidente di Legambiente Cervia-Milano Marittima - "Siamo convinti che sia uno dei modi più concreti per sensibilizzare ai problemi ambientali, che riguardano tutti a prescindere da bandiere e colori. Per tale motivo siamo un organizzazione che dimostra ogni giorno con i fatti la propria indipendenza ed imparzialità. Ad esempio anche nei confronti dell'amministrazione comunale evidenziamo da sempre con decisione le incongruenze per uno sviluppo sostenibile, come avvenuto anche di recente con la Bandiera Nera. Questo però non ci ha mai impedito, non essendoci alcuna questione nè personale, nè di parte, di essere sempre stati parte attiva nel proporre di collaborare insieme su buone pratiche ambientali, come ad esempio per Puliamo il Mondo. E' per noi un gesto di responsabilità collaborare insieme con il fine di valorizzare i beni comuni a vantaggio della collettività."





giovedì 4 ottobre 2012

Mario Cucinella: "per anni si è costruito troppo e male"


Le critiche che vengono rivolte all'amministrazione comunale di Cervia per il troppo cemento ed il consumo di suolo sono ormai un fatto documentato anche dai dati. Lo sostengono le associazioni ambientaliste, comitati e cittadini.

La novità è che anche l'arch.Mario Cucinella sembra unirsi al coro. Di più: oltre alla quantità è sotto accusa anche la qualità degli interventi. Nell'intervista apparsa oggi sul Resto del Carlino infatti il famoso architetto, difendendo il suo progetto, afferma: «Il problema è che per anni si è costruito troppo e male. Così gli agenti immobiliari hanno tanti appartamenti mediocri da piazzare.(...) Credo che i romagnoli siano stati scottati in passato: si è costruito, distrutto e sfruttato troppo territorio e ora, legittimamente, hanno paura».

Come fare allora? Secondo l'amministrazione comunale occorre attuare il progetto di Pentagramma Romagna, che prevede, tra l'altro, la costruzione di un ulteriore grattacielo alto 58 metri adiacente alla spiaggia in centro a Milano Marittima in un area da tutelare da un punto di vista paesaggistico ed ambientale! A quanto pare un'altra contraddizione per uno sviluppo sostenibile.

Clicca e firma la petizione online di Legambiente per dire NO ad un ulteriore grattacielo a Milano Marittima.



martedì 2 ottobre 2012

Gli agenti immobiliari: "politici, basta nuove case!"


Cervia. L'eccesso di costruito rischia di portare danni importanti al settore immobiliare stesso. Legambiente Cervia lo ha scritto tra le 30 motivazioni per firmare la petizione contro l'ulteriore grattacielo a Milano Marittima.

Legambiente evidenzia che a Cervia siamo in una situazione di cementificazione inutile considerate le considerevoli quote d’invenduto. Di più: la grave crisi economica non fa certo prevedere una ripresa nel breve-medio periodo del mercato immobiliare costiero.

Ed in merito al nuovo grattacielo, fortemente voluto dalla direzione politica PD-IDV dell'amministrazione comunale, l'associazione ambientalista avvisa che la scelta dell’asse politico Zoffoli-Bosi produrrebbe un effetto dannoso sul mercato immobiliare esistente per l’iniezione di circa 200 nuovi appartamenti: numero di alloggi pari quasi a quanto si costruisce ogni anno sull’intero territorio comunale.

E la questione immobiliare sollevata da Legambiente non è certo solo teorica. A Treviso, Giuseppe Spagnol presidente provinciale della Fiaip, la federazione degli agenti immobiliari, chiede uno stop alle nuove case ed incentivi alle ristrutturazioni, oltre al ritorno a destinazione agricola delle aree edificabili non utilizzate. Un manifesto ambientalista quello degli agenti immobiliari, e non certo soft. Un appello ai politici e agli amministratori locali che sembra un invito allo sviluppo sostenibile.
Quello da sempre richiamato da Legambiente stessa.

martedì 25 settembre 2012

Fondi IDV: cene e convegni "fantasma"?

La notizia è tutt'altro che leggera e ha già fatto il giro della regione. La novità è che più le indagini vanno avanti e più la questione diventa inquietante per le nuove notizie che emergono.

Ma andiamo con ordine. Esponente IDV indagato per peculato. L’ipotesi, secondo quanto si legge dalla stampa, è che siano stati usati una parte dei soldi del gruppo consiliare Idv — che in tutto sono circa 180mila euro l’anno, divisi nelle voci «personale» e «attività politica», cifra da cui sono esclusi i rimborsi per le missioni fuori città — per faccende personali.

Cene e convegni "fantasma"? Come venivano usati i soldi pubblici in regione? Lo appurerà il pm Antonella Scandellari, che ha iscritto nel registro degli indagati Paolo Nanni. Attualmente consigliere provinciale IDV, ha rappresentato il partito di Di Pietro alla Regione Emilia-Romagna per cinque anni.

"Ci sono ricevute - si legge sul Corriere di Bologna - che raccontano di un Paolo Nanni con il dono dell’ubiquità: di cene in ristoranti lontani chilometri, addirittura in comuni diversi, a cui avrebbe preso parte contemporaneamente."

E ci sarebbero anche "convegni che il rappresentante dell'IDV - prosegue il quotidiano - avrebbe finto di organizzare per giustificare alcune uscite. A quanto pare, almeno in un caso, la Finanza avrebbe trovato conferme a queste accuse. Si tratta di un dibattito al quale avrebbero dovuto partecipare Nanni e altre persone e per il quale il consigliere aveva attestato di aver affittato una sala: ebbene, i relatori (citati anche in un volantino che pubblicizzava l’evento) hanno affermato di non aver mai preso parte a quel dibattito. Di più: di non conoscerne proprio l’esistenza."

Ma ad aggravare la situazione è la notizia di ieri: quando la Finanza è arrivata in Regione le carte del gruppo regionale dell'IDV nel mandato 2005-2010 non erano nell'ufficio di presidenza dell'assemblea regionale. Un ritardo di oltre due anni per depositare come previsto dai regolamenti.
Ma come vengono spesi i soldi pubblici? Quelli dei cittadini?


Fondi Idv, ora spuntano cene simultanee e convegni fantasma

Cene e convegni «fantasma» Le carte che inguaiano Nanni

Le carte delle spese di Nanni arrivate solo dopo la Finanza




domenica 16 settembre 2012

Legambiente Cervia: da oggi si può firmare la petizione online


Legambiente Cervia ha inaugurato il nuovo sito. Oltre alle informazioni e alla documentazione relativa all'attività di Legambiente a Cervia, è stata pubblicata, come annunciato nei giorni precedenti, la piattaforma web che permette di firmare la petizione online contro l'ulteriore grattacielo a Milano Marittima.

"Abbiamo dovuto stringere i tempi al massimo" - afferma Marino Previtera, presidente di Legambiente Cervia - "in quanto abbiamo ricevuto numerose richieste da parte di cittadini che volevano firmare la petizione e chiedevano come era possibile farlo online. E questo chiaramente ci ha fatto molto piacere; sicuramente il modo migliore per ripagarci dell'impegno e del tempo che ci mettiamo."

Da oggi quindi è possibile "firmare" la petizione online collegandosi sul sito di Legambiente Cervia.

Firma online la petizione contro l'ulteriore grattacielo di Mi.Ma.



giovedì 6 settembre 2012

Legambiente: petizione contro il nuovo grattacielo di Mi.Ma.



Legambiente Cervia-Milano Marittima ha predisposto una petizione per dire no all’ulteriore grattacielo di Milano Marittima. E’ la prima delle iniziative annunciate nella campagna ambientale “Amo Cervia, naturalmente”.
A giorni vi sarà la possibilità di sottoscrivere la petizione anche online sul sito www.legambientecervia.it
Non si è voluto dare alcun giudizio soggettivo se il progetto piace o non piace, se è bello o brutto. Si sono individuati invece 30 motivi concreti per essere a favore della città giardino e di conseguenza contro un altro inutile e dannoso grattacielo.


PETIZIONE POPOLARE A FAVORE DELLA CITTA’ GIARDINO
ADOTTA IL CANALINO DI MI.MA.

Un gesto simbolico, ma anche concreto, per dire no ad un inutile grattacielo e all’eccesso del cemento

Siamo cittadini che amano Cervia. Siamo residenti, turisti o proprietari di seconde case. Non ci unisce un comune pensiero politico, ma semplicemente la nostra attenzione per l’ambiente, oltre alla volontà di non vedere consumare ancora a Cervia quella che può essere considerata anche vera e propria “materia prima ambientale” capace di attirare un turismo di qualità. Siamo contrari in particolare alla costruzione di un ulteriore grattacielo a Cervia-Milano Marittima nell’area del Canalino per i motivi sottoelencati, tra i quali non figurano volutamente quelli attinenti a valutazioni soggettive di bello o brutto. Facciamo appello all’amministrazione comunale di fermare questo dannoso progetto e di riaprire la conferenza di pianificazione urbanistica di cui al nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC) con la partecipazione della cittadinanza, delle associazioni e degli enti competenti. Facciamo appello agli enti territoriali sovraordinati di intervenire, secondo le competenze attribuite dalla legge e dai regolamenti, per approfondire, chiarire ed eventualmente, ove se ne riscontrasse il caso, fermare progetti non allineati con i principi disposti da norme, regolamenti e piani territoriali sovraordinati.
Noi Cervia l’amiamo da sempre, naturalmente e soprattutto senza volerne consumare il patrimonio ambientale.


30 motivi per dire no al nuovo grattacielo di Milano Marittima:
  • 1) il nuovo grattacielo risulterebbe fortemente impattante da un punto di vista paesaggistico, sia per lo skyline che per le dimensioni sproporzionate rispetto alla struttura urbanistica di città-giardino;
  • 2) la costruzione non s’inserirebbe da un punto di vista paesaggistico per l’impatto ambientale; infatti la costruzione tipo scoglio eroso dal vento non ha niente a che vedere con il paesaggio naturale locale originariamente fatto di spiagge, dune e pinete e non certo di scogliere;
  • 3) il grattacielo verrebbe inserito in un punto già congestionato di Milano Marittima alimentando inoltre ulteriori situazioni di sovrapposizione e conflitto fra le diverse funzioni turistiche e residenziali;
  • 4) il nuovo grattacielo creerebbe problemi di ombra sulla spiaggia;
  • 5) l’area è da tutelare da un punto di vista paesaggistico perché si tratta di un importante varco che segna un carattere di positiva discontinuità rispetto alla cortina di edifici presenti lungo la costa;
  • 6) l’area richiede specifiche misure di tutela ambientale; il canalino di Milano Marittima infatti alimenta le Saline di Cervia: il tipo di circolazione idrica - per la collocazione presso strade di viabilità intensa ed alcune scelte di gestione - rendono anche “questo ambiente piuttosto labile, e bisognoso di specifiche indagini e di adeguate misure di protezione e prevenzione” (Quadro Conoscitivo del PSC nel fascicolo “Suolo e Sottosuolo”, pag.78);
  • 7) l’area ha, ai sensi anche dell’art.2.4 del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Ravenna (PTCP) una tutela paesaggistica specifica posto che proprio tra i principali elementi caratterizzanti l’Unità di Paesaggio n.7 “Costa del Sud” sotto la voce “Rete idrografica” viene indicato proprio il “Canale del Pino o Canalino di Milano Marittima”;
  • 8) l’area non può in ogni caso essere edificata in quanto non rientra nella previsione dell’art.3.14 lettera d): non risulta essere un’area libera interclusa avente carattere di continuità con superficie superiore a 8.000 mq: si tratta invece di quattro aree distinte non solo fisicamente con recinzioni ed alcuni fabbricati già esistenti, ma anche per funzioni e per gestioni differenti, tra l’altro separate anche dal Canale del Pino, che rientra nel perimetro del Parco Regionale Delta del Po;
  • 9) l’area rappresenta l’ultimo vero corridoio verde esistente a Milano Marittima, che collega l’arenile con la pineta di Milano Marittima arrivando addirittura sino alle Saline di Cervia;
  • 10) l’area si trova vicinissima ad uno dei due grattacieli di Milano Marittima e quindi risulta avere già un carico urbanistico elevatissimo;
  • 11) con il progetto sostenuto dall’amministrazione comunale si andrebbero a perdere delle aree che sono per lo più già destinate ad attività sportive e ricreative ed hanno già una insostituibile funzione strategica per la piena fruizione turistica della spiaggia: sono già infatti consolidate attività complementari non sovrapponibili;
  • 12) da un punto di vista funzionale, si tratterebbe di una costruzione priva di originalità e che non presenterebbe apprezzabili caratteristiche innovative: a Milano Marittima esistono già due grattacieli ad uso residenziale;
  • 13) la costruzione di un ulteriore grattacielo, in un area già pienamente urbanizzata, rappresenterebbe un ulteriore consumo di “materia prima ambientale” indispensabile invece per mantenere ed incrementare un sistema turistico di qualità;
  • 14) la costruzione di un nuovo grattacielo così vicino all’altro già esistente creerebbe, con buona probabilità, vortici d’aria tra le due costruzioni;
  • 15) il progetto relativo alla 1° traversa sarebbe controproducente per il commercio ed i servizi turistici già esistenti perché allungherebbe, se non addirittura sposterebbe, il polo commerciale verso il lungomare con dispersione e possibile perdita della massa critica turistica nelle ampie zone commerciali già esistenti nel centro di Milano Marittima;
  • 16) l’area in questione presenta documentate criticità per consistente intrusione salina (cuneo salino);
  • 17) l’area in questione andrebbe considerata (e possibilmente incrementata) quale - come viene definita dai tecnici - superficie di ricarica naturale dell’acquifero per contrastare l’avanzamento del cuneo salino;
  • 18) l’area presenta comprovati problemi di ingressione marina: anche nel quadro conoscitivo del Psc si afferma che “le vie preferenziali dell’ingressione marina (a causa delle mareggiate) sono i due canali principali di sbocco al mare: il Canale del Pino e il Porto Canale di Cervia.”;
  • 19) l’area è localizzata a Milano Marittima, dove gli ultimi dati disponibili sulla subsidenza attestano punte di 1,3cm/anno di sprofondamento del suolo con un aumento rispetto alle misurazioni precedenti;
  • 20) la costruzione di circa 200 nuovi alloggi creerebbe problemi di sostenibilità turistica (acqua potabile, fognature, depuratore, numero posti letto in rapporto alla superficie della spiaggia);
  • 21) la nuova costruzione appare decisamente incompatibile per l’adiacenza al Parco Regionale Delta del Po;
  • 22) si tratterebbe di un’operazione contraria addirittura alle nuove tendenze urbanistiche presenti anche sulla parte più urbanizzata della costa dell’Emilia Romagna: anche il Comune di Rimini, ad esempio, nel loro Piano Strutturale Comunale ha annunciato di volere imboccare sulla costa “la strada della de-densificazione e della de-localizzazione”;
  • 23) il progetto sostenuto dall’amministrazione comunale crea quantomeno confusione d’immagine alla località, con possibili ritorni negativi, proprio nel centenario della città giardino: un’impostazione urbanistica del Palanti che si basava invece sull’armonico sviluppo orizzontale e con edifici immersi nel verde;
  • 24) il progetto di un nuovo grattacielo sarebbe contrario ad alcuni principi dei piani territoriali sopra ordinati: il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Ravenna trae infatti una serie di “regole” per lo sviluppo urbano, tra cui quella di “considerare esaurita la fase dello sviluppo dei centri costieri, sia per non complicare ulteriormente la trama urbana, sia per tutelare estesamente le risorse naturali e paesaggistiche che costituiscono il motore dell’economia costiera”;
  • 25) problemi nell’efficienza ed efficacia della pianificazione urbanistica: scelta che di fatto “svuota” fortemente il percorso del nuovo Psc;
  • 26) problemi politici relativi ad una scelta che esce dal programma elettorale e relativo mandato ricevuto dagli elettori;
  • 27) mancanza della effettiva partecipazione dei cittadini e delle associazioni economiche e sociali alle conseguenti scelte di pianificazione del territorio che riguarderebbero un orizzonte temporale di almeno 15-20 anni;
  • 28) le scelte urbanistiche dell’amministrazione comunale non sarebbero convincenti anche per lo sviluppo verticale che si sommerebbe oltretutto ad una saturazione dello sviluppo orizzontale;
  • 29) si tratterrebbe di una cementificazione inutile considerate le considerevoli quote d’invenduto già presenti anche nelle vicinanze, oltre che nel Comune; di più: la grave crisi economica non fa certo prevedere una ripresa nel breve-medio periodo del mercato immobiliare costiero;
  • 30) la scelta dell’amministrazione comunale di permettere la costruzione di un nuovo grattacielo produrrebbe un effetto dannoso sul mercato immobiliare esistente per l’iniezione di circa 200 nuovi appartamenti: numero di alloggi pari quasi a quanto si costruisce ogni anno sull’intero territorio comunale.

Firma la petizione online

Antonio Ingroia a Bertinoro


Save the date! Martedì 11 settembre, ore 21.00, Antonio Ingroia sarà presente a Bertinoro, Piazza delle Libertà. Un appuntamento unico da non perdere.

mercoledì 5 settembre 2012

Legambiente: "Amo Cervia, naturalmente"


“Amo Cervia, naturalmente”
Legambiente Cervia lancia la nuova campagna per uno sviluppo sostenibile

Cervia è ad un bivio: è fondamentale ora scegliere la strada giusta dello sviluppo sostenibile. L’amministrazione comunale, come sostenuto da Goletta Verde di Legambiente, continua a perseverare invece sulla strada del continuo cemento, della riduzione del verde e della cattiva pianificazione urbanistica. Adesso vuole addirittura permettere la costruzione di un nuovo ed inutile grattacielo adiacente alla spiaggia.
Legambiente Cervia ha già dato prova - con il proprio lavoro e volontariato – di sapere ottenere importanti risultati concreti, come la riduzione di 500 nuovi alloggi all’interno del Piano Strutturale Comunale di Cervia.
Per rafforzare ulteriormente la nostra azione abbiamo però bisogno di sostegno. Dobbiamo infatti affrontare campagne informative a livello comunale e prevediamo di dovere predisporre ricorsi e sostenere vertenze giudiziarie a tutela del territorio e dei beni ambientali, patrimonio di ciascun cittadino. Per uno sviluppo sostenibile.
Se vuoi che Cervia venga preservata, sostieni il nostro impegno adesso. Versa il tuo contributo sul c/c postale 1007856378 intestato a Circolo Legambiente Cervia-Milano Marittima onlus con la causale “Campagna ambientale: Amo Cervia, naturalmente”. Contatti e maggiori informazioni su www.legambientecervia.it.


***

L’amministrazione comunale di Cervia ha evidenziato nel quadro conoscitivo del Piano Strutturale Comunale (PSC) delle criticità ambientali serissime. Non ha però fornito alcuna risposta convincente per la loro soluzione o per un efficace controllo. Al contrario invece si è fortemente attivata con l’intenzione di arrivare velocemente alla definizione di un accordo con un privato all’interno del quale l’amministrazione comunale vorrebbe permettere la costruzione di un ulteriore, inutile e dannoso grattacielo. Questa volta sarebbe addirittura affacciato direttamente sulla spiaggia e verrebbe localizzato in una zona dalle comprovate criticità ambientali e sottoposta a tutela paesaggistica quantomeno quale fondamentale componente dell’unità di paesaggio “Costa del Sud”. Molti cittadini ci chiedono preoccupati se questo grattacielo si può considerare ormai cosa fatta. La risposta è no, soprattutto se vi sarà una civile, ma forte risposta da parte dei cittadini. Non deve certo essere questo il momento della rassegnazione.

E’ pur vero che cantiere dopo cantiere, variante dopo variante, si è consumata una buona parte di quella che può essere considerata vero e proprio patrimonio ambientale capace di attirare un turismo di qualità. Per dirla con le parole dell’urbanista Ennio Nonni - riportate nello stesso catalogo della mostra sul Palanti organizzata dal Comune di Cervia - vi sono state “continue trasgressioni consentite dai recenti piani regolatori: edifici di media altezza, intasamento di ogni angolo libero, impermeabilizzazione dei suoli, riduzione del patrimonio arboreo nel centro urbano, una architettura casuale ben lontana dalla chiarezza stilistica del piano originario”.

Ma il patrimonio naturale a Cervia è ancora di grande pregio e la partita non è chiusa. Legambiente da sempre sostiene la necessità di uno sviluppo sostenibile del territorio, in modo che anche le generazioni future abbiano la possibilità di ottenere un benessere il più possibile diffuso. E’ globalmente riconosciuto infatti che se lo sviluppo non è sostenibile vengono meno le condizioni per la sua riproducibilità.

Legambiente ha assegnato recentemente la bandiera nera all’amministrazione comunale di Cervia per il troppo cemento, per la riduzione del verde e per cattiva pianificazione. Uno stimolo mediatico, ma che trova fondamento nel lavoro e nel volontariato quotidiano di tutta l’associazione, dal nazionale al locale.
In particolare Legambiente Cervia-Milano Marittima opera con il proprio volontariato non solo per il controllo del territorio, ma svolge un continuo lavoro di valutazione di documentazione e di studi ambientali, oltre che di contatti con enti ed esperti. Con un impegno basato sulla serietà e sull’imparzialità, oltre che spinto dall’amore per una località meravigliosa, ha già raggiunto dei risultati importanti e concreti. In sede di concertazione della pianificazione del territorio del Psc è stata l’unica tra le associazioni economiche e sociali ad avere espresso un giudizio complessivamente contrario al piano proposto dalla Giunta. I progetti relativi ad un ulteriore grattacielo, che sono stati portati a conoscenza successivamente, hanno ulteriormente dato ragione alla nostra associazione.

Le osservazioni redatte da Legambiente Cervia e presentate agli atti del Comune di Cervia hanno ottenuto poi il risultato concreto di porre l’amministrazione nelle condizioni di rinunciare alla costruzione di 500 nuovi alloggi. E’ l’amministrazione comunale stessa infatti che scrive negli atti ufficiali : “Il tema del dimensionamento massimo delle nuove potenzialità di crescita di insediamenti residenziali è oggetto del contributo di Legambiente, che valuta non sostenibile la soglia massima di 4.500 nuovi alloggi nell’arco dei 15 anni indicata nel Documento Preliminare. L’Amministrazione Comunale, anche sulla base del confronto con la Provincia in sede di Conferenza, ha deciso di procedere ad una riduzione di tale indicazione.”
Seppure riteniamo che tale riduzione di nuovi alloggi sia comunque insufficiente per garantire la sostenibilità del piano, rappresenta un importante risultato concreto dell’azione di Legambiente.

In base poi ai nuovi progetti presentati della proprietà ex-Monopoli ed accolti con grande favore dall’amministrazione comunale, Cervia è ora ad un bivio: è fondamentale scegliere la strada giusta dello sviluppo sostenibile.

Condividiamo le indicazioni per il futuro della città giardino formulate dall’urbanista Ennio Nonni, che afferma: “Occorre abbandonare l’aridità di norme generiche, parametri edilizi che non garantiscono qualità, perequazioni per presunte equità sociali e ogni alta strategia che di fatto facilita il consumo di suolo, intendendo questo non in termini ideologici, bensì nella concezione che aveva interpretato Palanti conciliando sviluppo e tutela. (…) Oggi di fronte ad un'altra crisi che incide sulle aspettative sociali, mettendo in dubbio la necessità di costruire ancora, si può progettare di rinforzare il paesaggio proprio all’interno del centro urbano. (…) In sostanza, occorre spostare l’ottica dai volumi e dal cemento al paesaggio e ai pini.”

Il tutto dando priorità all’applicazione dei possibili rimedi per contrastare le criticità ambientali idrogeologiche quali subsidenza, intrusione del cuneo salino, ingressione marina ed erosione della costa.
“Per continuare a dare un solido contributo al fine di conciliare sviluppo e tutela del territorio, Legambiente Cervia ha preparato diverse iniziative: sull’ulteriore grattacielo, sugli eccessi di cemento e di consumo di suolo, sulla riduzione del verde, sulle criticità idrogeologiche, sulla presentazione di proposte di sviluppo. Le prime partiranno” – dichiara Marino Previtera, presidente di Legambiente Cervia – “già fra pochi giorni e saranno tutte animate da un vero e non strumentale amore per Cervia. Il motto “Amo Cervia, naturalmente” e la grafica del cigno verde nel cuore per Cervia diventeranno quindi gli elementi comuni a tutte le prossime campagne locali.”

Per rafforzare ulteriormente la nostra azione abbiamo però bisogno di sostegno. Dobbiamo infatti tra l’altro affrontare campagne informative a livello comunale e prevediamo di dovere predisporre ricorsi e sostenere vertenze giudiziarie a tutela dei beni ambientali, patrimonio di ciascun cittadino. Sono attività dove non è più sufficiente solo la buona volontà e il tempo dedicato dai volontari. Occorrono necessariamente anche significative risorse finanziarie. Legambiente Cervia Milano Marittima ha aperto un conto corrente postale per raccogliere i contributi dei cittadini - proprietari di seconde case, turisti e naturalmente residenti. A sostegno delle iniziative dell’associazione sul territorio. Una scelta che permetterà inoltre a chi effettuerà il versamento di poterlo dedurre, nei limiti delle regole fiscali, in sede di dichiarazione dei redditi quale contributo versato in favore di organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS).
Se ami veramente Cervia e vuoi che venga preservata, sostieni il nostro impegno adesso. Versa il tuo contributo sul c/c postale 1007856378 intestato a “Circolo Legambiente Cervia-Milano Marittima onlus” con la causale “Campagna ambientale: Amo Cervia, naturalmente”.



domenica 19 agosto 2012

Goletta Verde risponde all'amministrazione comunale di Cervia


Un esempio di riduzione del verde

Goletta Verde di Legambiente risponde alle affermazioni del Delegato al verde del Comune di Cervia Riccardo Todoli: confermiamo la bandiera nera all’amministrazione di Cervia,anche per l’evidente riduzione del verde

Legambiente: “ Non parliamo di verde pubblico e delle aree naturali e protette, ma soprattutto della riduzione del verde che ha lasciato spazio a nuove costruzioni su terreni non precedentemente edificati”.

Goletta Verde di Legambiente risponde alle affermazioni del Delegato al verde del Comune di Cervia Riccardo Todoli e conferma le motivazioni della bandiera nera assegnata all’amministrazione comunale di Cervia, compresa quella della riduzione del verde. Il poco ambito vessillo non è stato certo assegnato alla località cervese che presenta ancora un patrimonio naturale di grande pregio: vera e propria risorsa ambientale da non consumare in quanto capace di attirare anche un turismo di qualità.

La bandiera nera è stata assegnata non solo sull’osservazione di quanto avviene nel territorio dove è presente da anni un incessante brulichio di cantieri con utilizzo anche dei cosiddetti “volumi ombra”, ma soprattutto con un serio ed imparziale studio della documentazione disponibile, con particolare riferimento a quella istituzionale redatta dallo stesso Comune di Cervia.
Con questa doverosa premessa, ricordiamo che abbiamo parlato di riduzione del verde in generale, quindi complessivamente privato e pubblico. Il Delegato al verde del Comune di Cervia pare invece faccia riferimento solo al verde pubblico ed alle aree naturali e protette. Queste ultime essendo appunto per la maggior parte “protette” godono già di una tutela normativa volta ad impedirne il loro consumo e auspichiamo che così rimanga.

Diverso il discorso per le aree verdi pubbliche. Già lo scorso anno, nella tappa di Goletta Verde a Cervia, avevamo evidenziato, dati comunali alla mano, che quasi la metà (circa il 42%) dell’incremento del verde pubblico sbandierato dall’amministrazione comunale negli anni dal 2006 al 2009 era stato ottenuto tramite la concertazione e la compensazione con i privati (Piani Particolareggiati Privati), quindi permettendo nuova ulteriore cementificazione e consumo di suolo. E’ quindi evidente che c’è stata una forte riduzione delle aree verdi private dove sono state autorizzate nuove costruzioni su terreni non precedentemente edificati, anche se parti minori di questi sono stati passati, per le politiche perequative del Comune, da verde privato a verde pubblico.

La costruzione di nuovi alloggi è infatti proseguita anche negli ultimi 5 anni ad un ritmo serrato (seppure con una lieve flessione rispetto agli anni precedenti prevalentemente a causa però della congiuntura non favorevole) con una media comunque di circa 210 alloggi all’anno. Preoccupa molto che per i prossimi 15 anni la giunta preveda la possibilità di arrivare ad una produzione media annua di quasi 270 nuovi alloggi.

Nonostante un invenduto considerevole, il ritmo medio annuo della nuova cementificazione potrebbe trovare quindi un ulteriore incremento pari al 28% circa rispetto all’ultimo quinquennio. Questo sulla base dei numeri forniti dalla stessa amministrazione comunale di Cervia (Documento Preliminare del PSC pag.78) e della successiva revisione effettuata in seguito alle apprezzabili osservazioni della Provincia di Ravenna, che ha espressamente richiesto al Comune di Cervia “una più attenta verifica degli scenari di espansione definiti dal Documento Preliminare … al fine di garantire una precisa adesione alle disposizioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)”.

Non va meglio poi per gli interventi di demolizione e ricostruzione sui quali c’è poco da dimostrare. E’ infatti la stessa amministrazione comunale nel Documento Preliminare del PSC (pag.52) che conferma: “si verifica sovente che gli interventi di demolizione e ricostruzione, o ampliamento del costruito si traducano in riduzione delle aree a verde privato e diminuzione del patrimonio arboreo.”

Dispiace leggere sulla stampa da parte di esponenti dell’amministrazione comunale di Cervia una polemica frammentaria e focalizzata solo in merito ad alcune delle motivazioni riportate da Goletta Verde per l’attribuzione della Bandiera Nera. Non viene invece fatta alcuna considerazione né data alcuna risposta alle serie emergenze ambientali ricordate da Legambiente ben note al Comune di Cervia avendole infatti inserite ed evidenziate nel Quadro Conoscitivo del PSC. Ci domandiamo quali siano i provvedimenti di tutela ambientale che questa amministrazione ha preso o intenderà prendere per contrastare, o quantomeno ridurre, subsidenza, cuneo salino, ingressione marina ed erosione della costa. Inoltre il Sindaco non spiega come mai durante la redazione del PSC, mentre si attuano procedure di presunta consultazione delle forze sociali, nei suoi uffici si discute coi privati di importanti interventi di modifica della città, presentandoli a cose fatte.



domenica 12 agosto 2012

Legambiente: promemoria al Sindaco di Cervia Roberto Zoffoli


Cervia - Goletta Verde di Legambiente risponde alle dichiarazioni del Sindaco di Cervia Roberto Zoffoli, riportate dalla stampa in data 10/8/2012, che afferma: “Per i prossimi 20 anni noi non aggiungeremo neanche un alloggio rispetto ai 4mila, e non 4.500 come detto, che già erano stati contemplati nella variante del '97.”

Legambiente: Ribadiamo la correttezza del dato citato nel comunicato stampa. Innanzitutto va chiarito che abbiamo citato il PSC e non il PRG e che il dato dimensionale per la residenza è stato tratto dalla documentazione ufficiale ed istituzionale del Comune di Cervia, per la precisione a pag.77 del Documento Preliminare del PSC di Cervia - Relazione - elaborato DP_Rel, dove è scritto che “il PSC di Cervia assume un orizzonte temporale proiettato su un quindicennio. E per questo orizzonte si propone di assumere come indirizzo dimensionale per la residenza la soglia di 4.500 alloggi.”

Non si è trattato quindi di alcuna accusa, ma della semplice constatazione dei fatti rilevati dai documenti ufficiali del Comune stesso.

I dati confermano la volontà di questa amministrazione di portare nuova cementificazione, anche sulla base delle stesse dichiarazioni del Sindaco. Se afferma che il PRG contempla nella variante del ’97 4.000 alloggi, la differenza con quanto previsto nel PSC diventerà necessariamente nuova cementificazione.

La volontà dell’amministrazione comunale di arrivare al dimensionamento di 4.500 alloggi per il residenziale è poi confermata dal fatto che a pag.79 del Documento Preliminare sopracitato, l’amministrazione comunale determina “una capacità insediativa complessiva nel comune per circa 5.500 alloggi.” La differenza fra capacità insediativa e dimensionamento (circa 1000 alloggi in più di capacità insediativa) – spiega testualmente l’amministrazione nel Documento Preliminare - consentirà al Comune di gestire con qualche elasticità la scelta degli interventi da porre effettivamente in atto con i POC, e di rispondere ai fabbisogni che si manifesteranno anche in caso di inerzia dei privati a dare corso a qualcuna delle potenzialità di intervento individuate.”

giovedì 9 agosto 2012

Legambiente: Bandiera Nera all’amministrazione comunale di Cervia


Goletta Verde di Legambiente presenta i risultati delle analisi del monitoraggio: 9 su 10 i prelievi entro i limiti di legge - Fiumi in secca: nessun apporto inquinante

Campanello di allarme sullo “sprofondamento” della costa, aggravato dal sovra sfruttamento della falda profonda

Bandiera Nera all’amministrazione comunale di Cervia:
politica del calcestruzzo e cattiva pianificazione urbanistica


Legambiente: “No ai 4.500 nuovi alloggi e ai 4.000 posti letto nel settore ricettivo, e ad un nuovo grattacielo a Milano Marittima, a favore di un turismo sostenibile e diffuso”

Le temperature roventi di quest’estate e l’assenza pressoché totale di precipitazioni mettono in evidenza la loro drammaticità con i fiumi in secca, che di conseguenza non trasportano carichi inquinanti verso il mare. Anche per questo in Emilia Romagna, un solo punto è risultato “fortemente inquinato”, si tratta della foce del torrente Marano di Riccione, unico caso in cui il fiume arriva direttamente in mare. Secondo il quadro emerso dalle analisi chimico fisiche dei biologi di Legambiente, in ben 7 sulle 8 foci monitorate, il livello di salinità emerso dai campioni era prossimo a quello dell’acqua marina, un’anomalia rispetto alla scarsa salinità delle acque fluviali. I monitoraggi hanno dimostrato ingressi di acqua marina nei fiumi e torrenti anche per diverse centinaia di metri. Questo il risultato della fotografia scattata dal monitoraggio dei biologi di Goletta Verde di Legambiente: 9 punti sui 10 campionati risultano entro i limiti di legge.

Criticità sulla costa ravennate dove imperversa l’assalto del cemento: assegnata oggi la Bandiera nera all'amministrazione del Comune di Cervia, per la continua cementificazione e per i progetti che risultano in aperto contrasto con la risoluzione delle maggiori criticità ambientali del territorio, dal rischio idrogeologico, all’erosione fino alla subsidenza della costa.

È questo il quadro presentato da Goletta Verde, la celebre campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati. L’istantanea regionale che si evince dai risultati delle analisi dell’equipe di biologi di Legambiente è stata presentata questa mattina in conferenza stampa a Marina di Ravenna, presso il Ravenna Yatch Club alla presenza di Lorenzo Frattini, Presidente di Legambiente Emilia Romagna, Katiuscia Eroe, Portavoce di Goletta Verde, Giannantonio Mingozzi, Vice Sindaco di Ravenna, Mara Roncuzzi, Assessore all’Ambiente della Provincia di Ravenna, Attilio Rinaldi, Presidente Centro Ricerche Marine di Cesenatico, Massimo Medri, Presidente Parco del Delta del Po dell'Emilia-Romagna, Giacinto De Renzi, Responsabile regionale servizio vigilanza ambientale Legambiente Emilia- Romagna e Marino Previtera, Presidente Legambiente Cervia – Milano Marittima.

Ecco i risultati dei prelievi compiuti dai biologi della Goletta Verde, nelle varie provincie dell’Emilia Romagna.

A partire dalla provincia di Ravenna, dove i campionamenti realizzati il primo agosto 2012 nel comune di Cesenatico, in località Zadina Pineta, presso la Foce canale Tagliata e nel comune di Cervia, in località Lido di Savio, presso la foce del canale Cupa Nuovo e sulla Spiaggia a sinistra della foce del porto canale di Cervia sono risultati entro i limiti di legge.

Situazione analoga nella provincia di Ferrara, dove i due prelievi effettuati in data 04/08/12, nel comune di Comacchio, in località Porto Garibaldi, presso Foce canale navigabile Porto Garibaldi ed in località Lido degli Estensi, presso la Foce Canale Logonovo, sono risultati entro i limiti di legge.

L’unico punto risultato fortemente inquinato, prelevato in data 01/08/12, ricade nel comune di Riccione, presso la Foce torrente Marano che insiste nel Parco pubblico fluviale urbano omonimo. Tale situazione, risulta essere problematica per il secondo anno consecutivo, dimostrando come occorra lavorare per ridurre i carichi inquinanti in arrivo dall’entroterra. Nella stessa provincia, sono risultati entro i limiti di legge, i campionamenti eseguiti nel comune di Rimini, in località Viserbella, sulla Spiaggia all'altezza del civico 30 di Via Porto Palos, nel comune di Bellaria - Igea Marina, presso la Foce fiume Uso, nel comune di Misano Adriatico, presso la Foce fiume Conca e nel comune di Gatteo presso la Foce Rubicone.

“Le analisi chimico- fisiche realizzate dai biologi della Goletta Verde indicano chiaramente come le acque campionate in prossimità delle foci dei fiumi in Emilia Romagna siano caratterizzate da un elevato tasso di salinità, prossimo addirittura a erde di Legambiente - . Dei dieci punti campionati, di cui 8 foci di fiumi e torrenti, solo uno è risultato fortemente inquinato. L’anomalia della salinità rappresenta un forte indicatore del fatto che a causa della siccità che sta colpendo la regione come molte altre parti del nostro Paese, i fiumi stiano retrocedendo lasciando quello che generalmente si riscontra nelle acque marine – dichiara Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde -, con tutte le conseguenze nefaste che ne conseguono per l’agricoltura e per la disponibilità idrica, nonché per l’economia. Proprio la siccità può diventare ulteriore causa di maggiori pompaggi di acqua dolce dalle falde profonde artesiane, e superficiali freatiche, necessaria ai processi produttivi industriali, civili ed agricoli. E’ preoccupante inoltre che per gli emungimenti di acqua in profondità siano disponibili solo dati stimati, quando questa è indicata da tempo come la principale causa di subsidenza, ovvero di abbassamento della costa”.

Per quanto riguarda la subsidenza, Goletta Verde punta l’attenzione su questo problema del litorale, e sulla necessità di attuare misure di prevenzione. Gli studi hanno ormai constatato che l’entità degli abbassamenti dovuti a cause naturali è dell’ordine di pochi millimetri l’anno. La subsidenza causata dall’uomo, invece, raggiunge velocità molto più elevate: i più recenti dati pubblicati da Arpa nell’ultimo annuario dei dati ambientali indicano infatti che siamo ben oltre queste quote e gli abbassamenti arrivano a punte di 1,3 centimetri all’anno a Milano Marittima e di addirittura 1,9 centimetri all’anno a Lido di Dante.(rif. Annuario dei dati ambientali, pag.834)
L’abbassamento del litorale a causa della subsidenza antropica incrementa inoltre il problema dell’erosione costiera e del rischio d’ingressione da parte del mare: Arpa ha stimato in circa 100.000.000 di m3 il quantitativo di materiale eroso lungo tutto il litorale regionale a causa della subsidenza, dal 1950 al 2005.

In Emilia Romagna, il forte fenomeno di erosione richiede poi importanti interventi di ripascimento, che non solo sono un grande aggravio sull’economia locale ma che di certo non risolvono la situazione, dal momento che diversi casi, all’arrivo delle prime mareggiate, hanno dimostrato la vanificazione dello sforzo economico.

In occasione della conferenza stampa di Goletta Verde si è affrontato anche il tema del consumo di suolo e dell’avanzante cementificazione delle coste, a tutto svantaggio del turismo sostenibile e del paesaggio costiero.

Uno dei casi più dolenti di uso distorto della pianificazione urbanistica e di cementificazione della nostra costa riguarda sicuramente il comune di Cervia – commenta Lorenzo Frattini, presidente Legambiente Emilia Romagna. Quest’anno, abbiamo deciso di assegnare la bandiera nera, poco ambito vessillo per i nuovi pirati del mare, proprio all’amministrazione comunale di Cervia per aver perseverato nel portare avanti la politica del calcestruzzo. Già nel 2008 avevamo assegnato una bandiera nera e con amarezza constatiamo che le stesse motivazioni restano più che mai attuali: dopo innumerevoli varianti al vecchio Prg e addirittura ben due varianti al ricettivo, la cementificazione è continuata e le aree verdi si sono conseguentemente ridotte. Tra le altre cose, nel nuovo PSC stiamo parlando - continua Frattini – di nuovi 4.500 alloggi e di addirittura 4.000 nuovi posti letto per il settore ricettivo, senza contare gli innumerevoli parcheggi sotterranei adiacenti al mare. Assistiamo a un netto e stridente contrasto tra le scelte locali e le criticità ambientali del territorio, dalla subsidenza alla ingressione marina fino all’erosione della costa, che tra l’altro sono state rilevate dalla stessa amministrazione nel quadro conoscitivo del PSC. Ci domandiamo come sia possibile immaginare di mettere in piedi nuove migliaia di alloggi con la pesante crisi economica in atto che stenta a riempire le strutture ricettive già esistenti sul territorio. E, d’altro canto, non si pensi, invece, di sfruttare i posti già esistenti con formule innovative e meno impattanti come gli alberghi diffusi. E, infine, non possiamo dimenticare di citare il progetto di un ulteriore grattacielo a Milano Marittima che dovrebbe sorgere in una delle ultime aree di pregio ambientale e con criticità idrogeologiche previsto al di fuori del percorso di redazione del nuovo PSC, con le solite politiche di scorciatoia urbanistica molto diffuse in regione. Insomma – conclude Frattini – questa ci sembra davvero una direzione di marcia opposta a quella che la situazione ambientale ed economica richiederebbe oggi per una valorizzazione della costa”.

“Vorremmo enfatizzare, inoltre – aggiunge Marino Previtera, presidente del circolo di Cervia Milano Marittima -, che un’altra problematica è quella dovuta agli emungimenti nelle centinaia attività di drenaggio nei cantieri di costruzione, il cosiddetto dewatering dei terreni di fondazione. Alcuni studi effettuati nel Comune di Cervia hanno riscontrato che un intervento edilizio di medie dimensioni richiede l’estrazione di circa 25.000-30.000 metri cubi di acque freatiche. Pertanto, negli ultimi anni solo nel cervese si possono stimare, a seguito delle centinaia di autorizzazioni edilizie rilasciate, un prelievo complessivo di alcuni milioni di metri cubi di acque sotterranee. E’ stato accertato che tali emungimenti determinano situazioni locali di intrusione salina, che possono portare nel tempo ad una progressiva salinizzazione dell’acquifero con effetti sulla vegetazione e sugli ecosistemi. Nonostante questa forte criticità ambientale, non è stato possibile reperire dati esatti sui prelievi dalla falda freatica superficiale. Per avere comunque un’idea dell’entità del fenomeno – conclude Previtera - si consideri che ogni 100 cantieri di media dimensione, vengono sprecati circa 3 miliardi di litri d’acqua dolce, pari al consumo annuo di una città di oltre 30.000 abitanti”.

Anche quest’anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati è Main Partner della storica campagna estiva di Legambiente. “La difesa dell’ambiente, e del mare in particolare, rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione”, spiega Antonio Mastrostefano, direttore Strategie, Comunicazione e Sistemi del COOU. L’olio usato è ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli di ciascun cittadino. “Se eliminato in modo scorretto – sottolinea Mastrostefano - questo rifiuto pericoloso può danneggiare l’ambiente in modo gravissimo: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in mare inquinano una superficie grande come un campo di calcio”. A contatto con l’acqua, l’olio lubrificante usato crea una patina sottile che impedisce alla flora e alla fauna sottostante di respirare. Lo scorso anno in Emilia-Romagna il Consorzio ha raccolto 17.090 tonnellate di oli lubrificanti usati.

Il Monitoraggio scientifico
I prelievi alla base delle nostre considerazioni, vengono eseguiti dalla squadra di tecnici di Legambiente, l’altra anima della Goletta Verde, che viaggia via terra a bordo di un laboratorio mobile grazie al quale è possibile effettuare le analisi chimiche direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nei laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, pH, ossigeno disciolto, conducibilità / salinità).

sabato 4 agosto 2012

Legambiente adotta la scuola media di San Felice sul Panaro

Ricostruzione: Legambiente adotta la scuola media di San Felice sul Panaro. Chiamate a raccolta le aziende del settore “green”.

L’associazione ambientalista e il Sindaco del Comune emiliano colpito dal terremoto firmano l’accordo d’impegno per la ricostruzione verde dell’edificio scolastico

Dopo una burrascosa fine di anno scolastico, dopo aver sostenuto gli esami di terza medie e di maturità solo oralmente, in cortili all’aperto o in altri edifici rimasti miracolosamente indenni, per gli studenti emiliani delle zone colpite dal sisma è giunto il momento di voltare pagina. Molti di loro, circa 8 mila, inizieranno il nuovo anno in strutture prefabbricate, dal momento che oltre 200 sono gli edifici scolastici danneggiati o gravemente compromessi a causa dei ripetuti eventi sismici degli scorsi mesi.
Per questa ragione Legambiente ha deciso di adottare la scuola media Giovanni Pascoli di San Felice sul Panaro (Mo) firmando un accordo di presa d’impegno con il Comune emiliano per la ricostruzione “green” dell’edificio scolastico.

L’impegno dell’associazione non si fermerà alla ristrutturazione, ma andrà ad arricchire anche il piano didattico attraverso attività extrascolastiche che formeranno i ragazzi all’educazione ambientale.

Anche il Circolo Legambiente Cervia-Milano Marittima sostiene e sosterrà l'iniziativa.

mercoledì 30 maggio 2012

Solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto

Solidarietà concreta alle polazioni terremotate: il blog Cervia Parla lancia una proposta da applicare subito.

Le amministrazioni comunali, provinciali, regionali taglino buona parte delle spese destinate alla comunicazione istituzionale e le destinino agli sfollati bisognosi.

Possiamo benissimo fare a meno di giornalini a domicilio, convegni dalla discutibile utilità concreta, pubblicazioni e quant'altro dove spesso è difficile trovare la linea di divisione tra informazione ai cittadini e marketing politico.

Anzi in taluni casi ne facciamo volentieri a meno. Senza contare il risparmio di carta stampata.

Per carità senza volere fare di tutta l'erba un fascio, ma ora quei fondi servono davvero alle persone colpite dal terremoto.

Diamoci un taglio!

martedì 29 maggio 2012

Rimini e Riccione: al mare in treno

L'asse politico Zoffoli-Bosi ritiene che per il futuro di Cervia occorra fare costruire altri 4.500 alloggi e nuovi alberghi per ulteriori 4.000 posti letto, oltre a parcheggi sotterranei a pochi metri dalle acque marine.

Questo nonostante l'amministrazione stessa rilevi criticità ambientali rilevantissime nelle quasi 1300 pagine della proposta di PSC di Cervia. Subsidenza, ingressione marina, intrusione salina ed erosione della costa. Criticità riassunte da Legambiente Cervia nel documento depositato in fase di Conferenza con le associazioni economiche e sociali del PSC e trasmesso agli Enti competenti.

Nel frattempo invece le località concorrenti vicine si occupano di incentivare concretamente il turismo con politiche di mobilità alternativa all'uso dell'auto.

E così Rimini e Riccione hanno fatto un accordo con Trenitalia: Al mare in treno. Gli hotel delle località concorrenti aderenti all'iniziativa rimborseranno il prezzo del biglietto secondo il regolamento pubblicato. Non solo, i clienti riceveranno anche la Carta Vantaggi per l'ingresso gratuito o scontato nei musei e riduzioni per l'ingresso in alcuni parchi divertimento della riviera.

giovedì 19 aprile 2012

Cervia: anche CNA-Costruzioni contro il consumo di territorio

Solo questa mattina gli organi di stampa hanno potuto pubblicare la notizia del convegno organizzato da CNA e dedicato al rilancio dell'edilizia.

Si immagina un ritardo involontario da parte degli organizzatori, ma difficilmente all'interessante iniziativa, a cui prenderà parte anche il Sindaco Zoffoli, potranno partecipare i cittadini preoccupati per la proposta di PSC a Cervia. Piano proposto dall'amministrazione comunale che spegne a tanti cittadini molte speranze per un futuro di prosperità del nostro territorio. I principali motivi sono stati argomentati ampiamente e con spirito propositivo da Legambiente Cervia-Milano Marittima.

E' un piacere apprendere invece dalla stampa la posizione di CNA. Anche l'importante associazione di categoria ritiene, per voce di Roberto Franchini, presidente regionale di Cna Costruzioni, "che, anziché prevedere il consumo di nuovo territorio, si debba rigenerare il patrimonio edilizio invecchiato, sia residenziale che produttivo che alberghiero, anche come occasione per ridisegnare le nostre città."

Chissà se riusciranno a convincere anche il Sindaco di Cervia, che parteciperà al convegno. La proposta di PSC concordata dall'asse politico Zoffoli-Bosi prevede infatti al contrario un forte consumo di territorio.

mercoledì 18 aprile 2012

Multa a Trenitalia per 1,5mln da girare ai pendolari


Gli utenti del servizio ferroviario regionale del Veneto hanno avuto motivi per almeno 1.520.397,90 euro di lamentare ritardi, mancate comunicazioni, sovraffollamento e altre inadempienze contrattuali da parte di Trenitalia nel corso del 2011.

Lo ha sancito la Giunta regionale del Veneto che ha irrogato una sanzione complessiva di quella entità alla società ferroviaria che gestisce il servizio sulla base di un contratto sottoscritto con la Regione.

Fatto positivo è che - poichè le penalizzazioni le hanno subite gli utenti - la giunta regionale ha deciso di risarcirli almeno in parte dei disagi sopportati, restituendo loro sotto forma di sconti l’importo della sanzione.

Sarebbe possibile farlo anche in Emilia-Romagna?

Comunicato della Regione Veneto del 17/4/2012


martedì 17 aprile 2012

Legambiente Cervia: rassegna stampa su subsidenza e Psc



Il blog pubblica la rassegna stampa del comunicato stampa diramato da Legambiente Cervia-Milano Marittima. Un particolare apprezzamento ai giornali ed ai giornalisti che hanno pubblicato la notizia garantendo ai cittadini un vero diritto d'informazione.

Legambiente Cervia - subsidenza di 1 centimetro all'anno
Legambiente Cervia - subsidenza di 1 centimetro all'anno

sabato 14 aprile 2012

Legambiente: urgente rivedere le decisioni nel PSC di Cervia


Il comunicato stampa di Legambiente Cervia-Milano Marittima.
Occorre una politica territoriale lungimirante e responsabile se non vogliamo letteralmente affossarci da soli. Secondo gli ultimi dati disponibili presentati dal Comune sprofondiamo di circa 1 cm all’anno (con qualche punta di 1,3 cm a Milano Marittima) contro una subsidenza naturale dell’ordine di solo 0,1 cm/anno.

Legambiente Cervia-Milano Marittima esprime seria preoccupazione in merito alla proposta di PSC presentata dall’amministrazione comunale di Cervia.

Il Circolo di Cervia aveva presentato in Comune, già in data 31 gennaio 2012, una dettagliata relazione in sede di concertazione del PSC con la quale si sottolineavano le principali criticità ambientali riscontrate nel territorio cervese e si richiedeva di rivedere molte delle scelte fatte dall’amministrazione ed inserite nella proposta di PSC.

In particolare si vuole richiamare l’attenzione sulle problematiche relative alla subsidenza, all’ingressione marina, al fenomeno dell’intrusione salina e all’erosione della costa.

Per quanto riguarda il progressivo abbassamento del terreno, fenomeno conosciuto come subsidenza, occorre distinguere tra cause naturali ed artificiali. L’amministrazione comunale informa che “gli abbassamenti si attestano mediamente intorno a 1 cm/anno (con qualche punta di 1,3 cm a Milano Marittima)”. Nella stessa documentazione comunale si afferma che l’area costiera di Cervia risulta interessata da una subsidenza naturale dell’ordine di 0,1 cm/anno. La differenza di 0,9-1,2 cm/anno quindi sarebbe dovuta a cause artificiali cioè attribuibili all’uomo. In altri termini pare che ci stiamo letteralmente affossando da soli. Dato ancora più allarmante se consideriamo che – sempre secondo quanto riportato dal Comune - “rispetto al periodo precedente si rileva una ripresa del fenomeno con incrementi di qualche mm all’anno.”
In merito al rischio di allagamento per ingressione marina la stessa relazione comunale cita uno studio, ritenuto importante, che prevede possibili situazioni molto critiche, in occasione di eventi con tempi di ritorno di 10 e 100 anni.
Anche l'intrusione salina, cioè la migrazione di acqua marina all’interno dell’acquifero costiero contenente acqua dolce, costituisce, unitamente (e spesso dipendentemente) all'erosione della costa, al rischio mareggiate ed alla subsidenza, uno dei problemi più gravi che interessano il litorale dell’Alto Adriatico, con particolare riferimento a Cervia che presenta un patrimonio naturale di grandissimo pregio.
Il problema purtroppo c’è e sembrerebbe interessare anche le aree del Parco Regionale Delta del Po e le aree Sic. Nella relazione del Comune di Cervia è riportato infatti che “la salinità è alta anche in prossimità delle pinete e degli impianti di sollevamento in seguito del richiamo del cuneo salino causato dell’elevata evapotraspirazione dei pini e dal drenaggio dei sistemi idraulici.”

Insomma la stessa amministrazione comunale di Cervia rappresenta e documenta una situazione con criticità importantissime. Non bisogna quindi sottovalutare tali problematiche, che se mal gestite è evidente che comporteranno dei danni irreversibili al territorio con particolare riferimento al sistema della costa. La comunità scientifica fornisce studi approfonditi e possibili soluzioni che spesso si sono rivelate efficaci. Occorre però un comportamento responsabile della politica. Occorre trattare con prudenza un territorio dagli equilibri idrogeologici fragilissimi.

Paradossalmente invece nel Documento Preliminare del PSC, le problematiche scientificamente, accertate in centinaia e centinaia di pagine, sembrano perdere la priorità ed il territorio diventare un elemento da sfruttare e da utilizzare con una certa disinvoltura.

Basti pensare che, nonostante un invenduto immobiliare rilevantissimo, l’Amministrazione comunale propone - a fronte della comunque esorbitante (quantomeno per le criticità soprarichiamate) richiesta di dimensionare, per la residenza, 4.500 nuovi alloggi - di determinare comunque la capacità insediativa a circa 5.500 nuovi alloggi.”

Nella proposta di PSC non risultano strategie convincenti nemmeno per il settore alberghiero. E’ sufficiente ricordare che l’amministrazione comunale a pochi mesi dall’approvazione della seconda variante al ricettivo – che, permettendo tra l’altro consistenti iniezioni di nuovo cemento, avrebbe dovuto (a detta dell’alleanza Zoffoli-Bosi) rilanciare il settore nel Comune di Cervia – prevede nel PSC ulteriori 4.000 nuovi posti letto nel settore ricettivo. Considerando la dimensione media presente nel territorio di Cervia, corrisponderebbero a circa una sessantina di nuovi alberghi.

Queste e molte altre scelte presentate nel nuovo PSC - quali ad esempio i parcheggi sotterranei, lo stralcio di una parte consistente del Parco Regionale Delta del Po, la realizzazione di una nuova strada con abbattimento di una parte di pineta – non sono sostenibili né da un punto di vista ambientale, né da un punto di vista economico-turistico. Anzi sembrano andare nella direzione opposta rispetto alla soluzione o alla mitigazione delle fragilità idrogeologiche oggettive del territorio.

Occorre rivedere con urgenza e fin da subito le strategie per i prossimi 15 anni seguendo i principi generali già esistenti nelle pianificazioni anche a livello di provincia e di regione e comunque valutandole all’interno di un quadro completo delle criticità ambientali rilevate dal Comune stesso.

Legambiente a Cervia sta preparando nuove iniziative a difesa del territorio, oltre ad una nuova relazione con ulteriori proposte per uno sviluppo ed un turismo sostenibile e che verrà depositata presso l’amministrazione comunale e presentata alle Istituzioni ed ai cittadini entro il mese di aprile.

mercoledì 28 marzo 2012

Appello di Legambiente: Tav.Oltre la Val Susa, le priorità


“In un periodo di crisi economica scegliere di intervenire sulle opere realmente prioritarie è quanto mai fondamentale – si legge nell’appello -. E il progetto della linea alta velocità/capacità Torino-Lione è stata pensata più di 20 anni fa. In questi anni è cambiato il mondo, sono entrati in campo nuovi giganti economici, che, ridando un nuovo ruolo al Mediterraneo, hanno spostato l’asse principale dei traffici di merci da sud a nord, riducendo di molto quelli da ovest ad est. Mentre per il trasporto passeggeri è diventato, sulle medie distanze, sempre più competitivo il trasporto aereo.

Tutto ciò non ha nulla a che vedere con una contrapposizione ideologica o di principio. Non siamo contro la modernizzazione del Paese. Siamo per investire nelle opere e nelle infrastrutture che davvero servono.

Occorre individuare le priorità e la Torino-Lione non è una priorità, né per le merci, né per i passeggeri. Investendo in un’opera inutile, come vogliono le lobby del cemento, si sottraggono preziose risorse ad altri settori ancora più strategici per il Paese: la sicurezza sismica ed idrogeologica, il trasporto pendolare e urbano, la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare e gli investimenti sulle energie rinnovabili, il sostegno al lavoro giovanile e alla diminuzione del carico fiscale, la ricerca e l’innovazione tecnologica, la piccola e media impresa e la cultura.

Il costo totale del tunnel transfrontaliero di base e delle tratte nazionali, che non vengono nominate nell’attuale dibattito, è previsto intorno ai 20 miliardi di euro (e una prevedibile lievitazione fino a 30 miliardi e forse anche di più, per l’inevitabile adeguamento dei prezzi già avvenuto negli altri tratti di Alta Velocità realizzati), costo che penalizzerebbe l’economia italiana con un contributo al debito pubblico dello stesso ordine della manovra economica che il Governo Monti ha messo in atto per fronteggiare la grave crisi economica e finanziaria che il Paese attraversa.

Occorre una sede scientifica, priva di preclusioni ideologiche (da una parte e dall’altra) che valuti l’opera nelle mutate condizioni economiche e geopolitiche e dentro una scala di priorità nell’interesse del Paese. Siamo disponibili a contribuire ad una vera Analisi Costi Benefici dell'opera, in tutte le sue parti, che sviluppi un confronto comparativo tra le varie ipotesi e ne approfondisca le ricadute economiche e sociali, nonché quelle ambientali in termini di riduzione delle emissioni climalteranti e dell'inquinamento locale.

Per tutto ciò chiediamo che il Governo ascolti le autorevoli voci del mondo scientifico che esprimono una visione diversa sulle priorità e sulla strategicità dell’opera, andando al di là del lavoro dell’Osservatorio Virano, perché oggi si apre una questione diversa che non era nelle competenze di quell’organismo”.

“La contrapposizione e il conflitto possono essere superati solo da una politica intelligente, lungimirante e coraggiosa. – conclude l’appello -. Per questo rivolgiamo un invito pressante alla politica e alle autorità di governo ad avere responsabilità e coraggio. Si applichi a questa grande opera lo stesso coraggio e prudenza dimostrati con il Ponte sullo Stretto, un progetto inutile e a rischio finanziario, esattamente come questo.
Oggi è possibile uscire con dignità da un progetto inutile, costoso e non privo di importanti conseguenze ambientali, anche per evitare di iniziare a realizzare un’opera che potrebbe essere completata solo assorbendo ingenti risorse da altri settori prioritari per la vita del Paese”.

Primi firmatari:
Angelo Tartaglia (Politecnico Torino), Marco Vitale (Università degli Studi di Parma), Luca Mercalli (climatologo), Salvatore Settis (archeologo e storico dell’arte), Alfredo Drufuca (ingegnere Pianificazione trasporti), Eliot Laniado (Politecnico Milano), Helmuth Moroder (city manager di Bolzano), Luca Giunti (tecnico naturalista), Dario Ballotta (Osservatorio nazionale liberalizzazione nei trasporti), Marcello Buiatti (Università Firenze – associazione Ambiente e Lavoro), Gianni Mattioli (Università La Sapienza, Roma), Ezio Manzini (Politecnico Milano), Giuliano Cannata (Università di Siena), Roberto Giangreco (biologo marino), Antonio Lumicisi (esperto statistica ), Longino Contoli (biologo CNR), Roberto Rizzo (giornalista scientifico), Giulio Conte (Istituto Ambiente Italia), Andrea Ferrante (Firab), Duccio Bianchi (istituto Ambiente Italia), Mario Zambrini (Università di Ferrara), Stefano Donati (geologo), Alessandra Conversi (ISMAR – CNR), Massimo Scalia (Università di Roma, La Sapienza), Tito Viola (Biblioteca di Ortona, Chieti)

Vittorio Cogliati Dezza (Legambiente), Paolo Beni (Arci), Dominik Siegrist (Cipra Internazionale), Mauro Furlani (Pro Natura), Roberto Burdese (Slow Food Italia), Stefano Leoni ( Wwf), Gianluca Felicetti (LAV), Antonio Longo (Movimento Difesa del Cittadino), Licio Palazzini (Arci Servizio Civile), Pasquale D’Andrea (Presidente Nazionale Arciragazzi), Giulio Marcon (Sbilanciamoci), Francesco Pastorelli (CIPRA Italia), Marcello Cozzi, Gabriella Stramaccioni, Don Tonio Dell'Olio (ufficio di presidenza di Libera)

Tav. Oltre la Val Susa: firma anche tu l'apello di Legambiente

lunedì 26 marzo 2012

Milano Marittima: anche i politici nella giuria dei gourmet


Cervia - La Sfida per la Pralina del Centenario è stata vinta dall'Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera in collaborazione con L'Artigiano dei Fratelli Gardini: i docenti della scuola hanno proposto uno squisitissimo cioccolatino fondente con un cuore di Sale dolce di Cervia.

Il blog Cerviaparla, che ha ricevuto il comunicato stampa, non può che complimentarsi con vincitori e partecipanti dall'indiscussa capacità e bravura.

Non abbiamo invece ricevuto informazioni in merito alle competenze dei membri della giuria quali esperti delle prelibatezze al cioccolato. Anche due assessori del Comune di Cervia infatti si sono insediati per l'occasione in qualità di giurati. Semplice passione per il ciccolato o professionalità da gourmet?

Giudici della competizione infatti sono risultati l'Assessore alle politiche economiche Luca Coffari, l'Assessore al Turismo Michele de Pascale, DJ Yuri Maru di Radio Studio Delta, per Milano Marittima Life Benedetta Ancarani e infine, per la giuria popolare, Enrico Rabiti, trentenne forlivese.

La sfida affidata alle valutazioni della giuria è stata trasmessa in diretta su Radio Studio Delta in occasione della rassegna Chocolat.