venerdì 31 ottobre 2008

Acqua in bocca: vi abbiamo venduto l'acqua


Acqua Libera

Mentre nel paese imperversano discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del Decreto Legge 133 del 25 giugno 2008, Comma 1, 5 , 8 e 9 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica.

Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l'acqua minerale). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori.

La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni,
milioni di morti per sete nei paesi più poveri.

L'acqua è sacra in ogni paese cultura e fede del mondo. L'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita.

L'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno puo' appropriarsene per trarne illecito profitto.

L'acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.

Acqua in bocca.

di Rosaria Ruffini

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Fonte: http://jack.leonardo.it/blog/acqua_in_bocca_vi_abbiamo_venduto_lacqua_di_rosaria_ruffini_2.html

giovedì 30 ottobre 2008

Scontri di Piazza Navona


La verità sugli scontri di Piazza Navona

Singolare è la successione temporale fra le parole di Cossiga e gli scontri avvenuti ieri a Piazza Navona ad opera di qualche decina di provocatori, che miracolosamente si sono materializzati in una piazza che doveva essere blindata.
Per fortuna c'è la rete che documenta...

mercoledì 29 ottobre 2008

Cellulari: utili, comodi, ma dannosi?


Studio Reflex curato dalla Fondazione Verum


L'inquinamento da onde elettromagnetiche causate dalle numerossisime antenne delle società di telefonia mobile e dai cellulari stessi è ritenuto da alcuni esperti gravemente dannoso alla salute con ipotesi di effetti irreversibili sull'organismo dell'uomo. Allarmismo? Forse, ma personalmente non credo. Quante decine di anni sono dovute passare prima che venisse certificato che l'amianto è cancerogeno?

In ogni caso, quanto meno prudenzialmente, occorre che gli amministratori comunali, i nostri amministratori, coloro che devono fare gli interessi della collettività dei cittadini, siano molto attenti ad autorizzare nuove antenne per cellulari.
Ad oggi pochissimi sono disposti a rinunciare al cellulare, ma occorre che vengano permesse solamente il minimo di antenne necessarie a garantire il servizio ai cittadini, mettendo in secondo piano gli interessi delle società telefoniche.

Anche nel Comune di Cervia le antenne dei celulari sono molte.Sarebbe opportuno che i partiti e le liste civiche che si presenteranno alle prossime amministrative inserissero nei propri impegni con gli elettori di non permettere ulteriori installazioni e di verificare la necessità di quelle esistenti.

martedì 28 ottobre 2008

Nuova legge porcata



Pronta la seconda porcata. Arriva puntuale (quando vogliono le cose si fanno e si fanno in fretta) alla Camera, dal 27 ottobre, il testo di riforma delle legge per le elezioni europee. Si tratta di un testo unificato approvato in Commissione che prevede l'abolizione delle preferenze, liste bloccate, sbarramento al 5% e aumento delle circoscrizioni regionali.

La riforma cancella dunque la possibilità di esprimere preferenze e introduce le liste bloccate.

E così noi cittadini saremo nuovamente spogliati della possibilità di eleggere i nostri rappresentanti preferiti. Ci verrà lasciata solo la possibilità di scegliere il partito: in pratica significa che le segreterie di partito avranno il potere di decidere le liste dei propri preferiti, probabilmente più fedeli a loro che ai cittadini. Alla faccia della democrazia rappresentativa e della gente che gongola davanti a una TV.
E come dice Marco Travaglio: "Ci pisciano addosso e ci dicono che piove"

mercoledì 22 ottobre 2008

La scuola nel presente, società civile senza futuro


Ci vogliono abituare a non progettare più per il futuro.
Le politiche energetiche fragili, i pochi investimenti in formazione e in ricerca e sviluppo delle aziende, il precariato nel lavoro che non garantisce una solida pensione futura, il credito al consumo che ci permette di beneficiare subito di prodotti spesso superflui sono solo alcuni esempi concreti della nostra incapacità o meglio della non volontà di pianificare con un ampio orrizzonte temporale.

E adesso, nell'indifferenza di troppi, stanno iniziando a smantellare uno dei pochi progetti strutturali orientati al futuro: la scuola.
Senza formazione di qualità non c'è futuro. Difendiamo civilmente la scuola per la sopravvivenza di una società democratica.

Non credo che questa possa essere solo una visione pessimistica. Non diamo per scontato che diritti democratici conquistati faticosamente (mai regalati) siano per sempre. Fino a un mese fa la maggior parte dei cittadini non si interogava se i nostri risparmi nelle banche sono sicuri, cosa che invece adesso, a leggere e sentire gli esperti, non sembra così scontata.

Ecco cosa scriveva Piero Calamandrei nel 1950:
"Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere,un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole dipartito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito..."
Tratto dal discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congressodell'Associazione a difesa della scuola nazionale (ADSN), Roma 11 febbraio1950.

Concludo con un sorriso guardando una breve e simpatica imitazione di Paola Cortellesi del Ministro Gelmini.

lunedì 20 ottobre 2008

Notte d'oro: la risposta del Sindaco

Il Sindaco Fabrizio Matteucci

Pubblichiamo la risposta del Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, relativa alla lamentela dell’Avv.Gianantonio Tassinari, che il blog aveva riportato il 17 ottobre. L’atteggiamento e il messaggio del Sindaco sono in questo caso assolutamente apprezzabili. Le assicurazioni sono arrivate: a questo punto non rimane altro che attendere la prossima edizione.


“Gentilissimo avvocato Tassinari,
ho letto attentamente le Sue considerazioni sulla “Notte d’oro”.
Come ho già detto nei giorni scorsi, rivedremo certamente le modalità e l’orario di svolgimento dei fuochi artificiali.
Le assicuro che in occasione della prossima edizione avremo la massima attenzione a limitare il più possibile i disagi che inevitabilmente si determinano in occasione di eventi di questa portata.
Ricambio i cordiali saluti,
Fabrizio Matteucci “

venerdì 17 ottobre 2008

Notte d'oro e fuochi d'artificio


10° Campionato Mondiale di Fuochi d'Artificio a Omegna


Mi scrive l'Avv.Gianantonio Tassinari, che mi chiede di pubblicare sul blog una lamentela rivolta verso il Comune di Ravenna.

Ritengo che il singolo fatto segnalato debba essere visto più in generale e debba porre il quesito se non sia l’ennesimo segnale di un rischio concreto: perdere gradualmente la condivisione dei fini e dei comportamenti e il desiderio di relazionarsi congiuntamente per costituire una comunità degna di una società civile.

Anche qui a Cervia quest'estate durante le varie feste notturne, vi è stata l'inutile idea, credo di imprenditori privati, di sparare i fuochi d'artificio dopo l'una di notte, svegliando di soprassalto vari turisti. Aumentare i decibel non significa necessariamente migliorare la qualità della manifestazione, anzi.

Per chiudere con un'idea propositiva - guardando il video sopra riportato trovato con una semplice ricerca in rete e relativo al campionato mondiale di Omegna - ritengo che i fuochi d'artificio, fatti usando il buon senso e ad un'ora tale da potere essere usufruiti dalla maggior parte dei cittadini e turisti, possano diventare un vero spettacolo e un'attrazione positiva, per noi stessi e anche per la nostra economia turistica.


"Spett.le Comune di Ravenna,
mi chiamo Gianantonio Tassinari, abito a Ravenna nel quartiere che più da vicino è stato interessato dai fuochi d’artificio accesi durante la notte, anzi già di primo mattino di domenica scorsa, 12 ottobre.
Ricordo di essere stato svegliato improvvisamente nel cuore della notte da colpi fragorosi esplosi molto vicino alla mia casa, al pari di mia moglie. Mi sono trovato in uno stato di agitazione, non riuscendo a capire di primo acchito di che cosa si trattasse, e sono stato colto da un attacco di tachicardia. Quando mi sono reso conto di che cosa potesse essere, ho guardato l’orologio e mi sono accorto che erano circa le due e quaranta minuti del mattino. Allora mi sono ricordato di quel trambusto che avevo notato il pomeriggio precedente in città e della manifestazione pubblicizzata come “Notte d’oro”.

Con la presente desidero protestare per il turbamento della quiete che l’Amministrazione comunale di Ravenna ha arrecato a me e credo anche alla cittadinanza residente nel quartiere in cui abito.
Amministrativamente parlando credo che l’organizzazione di spettacoli pirotecnici a quell’ora del mattino ovvero l’autorizzazione agli organizzatori della manifestazione ad esplodere colpi di tale portata sia – quanto meno – inopportuna (solo per usare un eufemismo).

Credo che qualsiasi esigenza di interesse pubblico che possa ispirare manifestazioni come la “Notte d’oro” o “La notte rosa”, tanto per rimanere in tema, non possa mai eccedere determinati limiti di decenza e andare a discapito della tranquillità dei cittadini (la maggior parte dei cittadini) che hanno tutto il diritto di starsene in santa pace nella loro casa a riposare durante la notte.
Senza contare che proprio nella zona prescelta per lo sparo dei fuochi d’artificio si trova la Casa di Cura San Francesco, assai spesso luogo di ricovero di persone, come i malati terminali, che si trovano all’ultimissimo stadio della vita. Queste persone, che dovrebbero meritare la nostra massima solidarietà, credo abbiano bisogno di un po’ pace e non certo di fuochi d’artificio. Mi sembra che il solo avere considerato questa piccola circostanza avrebbe dovuto logicamente consigliare scelte amministrative differenti in merito a questa sgradevole appendice della predetta manifestazione cittadina.

Se si considera la meticolosità e la solerzia con la quale il Signor Sindaco ha cercato di proteggere la popolazione residente nel raggio di un chilometro attorno al quartiere circostante Piazza Antico Lazzaretto e via Monsignor Lanzoni in occasione della rimozione del ben noto ordigno bellico, avvenuta il giorno 24 agosto 2008, facendo bloccare le zone interessate e sgomberare la popolazione stessa dalle proprie abitazioni durante il tempo necessario alle operazioni necessarie, ci si sarebbe aspettati una sensibilità adeguata anche in questa occasione.

Se proprio i fuochi d’artificio li si voleva fare per forza, li si fosse almeno sparati in un luogo diverso e, soprattutto, in un’ora meno tarda, così come avviene la notte di Ferragosto quando gli spettacoli pirotecnici vengono programmati sulle località del litorale romagnolo poco prima della mezzanotte.
Mi auguro che codesto Spett.le Comune tenga conto di questa protesta, come credo anche di altre, dei suoi cittadini, e il prossimo anno ci pensi bene prima di … scivolare su una buccia di banana ben evidente come questa.
Cordiali saluti.
Avv.Gianantonio Tassinari"

giovedì 16 ottobre 2008

Cervia: unire le migliori energie


Quest'estate sono andato nel corso degli incontri "Cervia: la spiaggia ama il libro" a vedere la presentazione del libro di Salvatore Giannella dal titolo "Voglia di cambiare", che vi consiglio disinteressatamente di leggere.

Giannella è andato in giro per tutta Europa a cercare nei vari settori le innovazioni che possono cambiare un sistema come quello italiano, che spesso sembra avere le lancette dell'orologio ferme. Per dirla con le sue parole è andato a cercare "il futuro dove è già presente".

Ha parlato anche della realtà di Cervia, che conosce bene, e riporto una sintesi video di quello che ha detto. Credo che sia uno stimolo per una seria riflessione.

A una domanda in merito al problema dell'inconciliabilità di un turismo di qualità con un eccesso di cementificazione contestato da più parti, mi ha detto di verificare il nuovo concetto di turismo che in Spagna vogliono applicare alle Baleari, dove si cercherebbe di non aumentare più la quantità ricettiva.

Nota: se il tuo collegamento ADSL lo supporta visualizza i filmati su YouTube in alta qualità, cliccando sul link che trovi sotto il video.

martedì 14 ottobre 2008

Prossimo parcheggio ex-mantovana



Il consiglio comunale di Cervia ha approvato fine anno scorso la variante n.24 al P.R.G. che, tra l'altro, prevede la costruzione di un parcheggio fronte mare sull'area parzialmente alberata adesso adibita a parcheggio a raso denominata "ex-mantovana".

Il parcheggio dovrebbe essere di 5 piani, di cui uno interrato ed uno rialzato per una altezza complessiva di 17 metri su una superficie di 5300 metri quadrati. Dovrebbe contenere 440 posti auto (250 pubblici e 190 privati) e 6 attività commerciali a piano terra, oltre ad un ristorante ed un centro fitness al piano rialzato.

La costruzione sorgerà sull'unico ampio varco nel centro di Milano Marittima che oltre a mantenere attualmente una buona continuità visuale tra il mare e il centro di Milano Marittima, interrompe la continuità edilizia sulla costa dando un "respiro" e valorizzando il "salotto cittadino". Area vista dal satellite.

Non capisco come questo possa avvenire quando proprio le norme di attuazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Ravenna per il sistema costiero sono finalizzate, tra l'altro, alla ridefinizione del sistema insediativo costiero per il quale favorire il decongestionamento e il recupero di aree a verde e per servizi.

Di più, le norme di attuazione in questione dettano gli indirizzi seguenti:

  • - è favorita la pedonalizzazione del lungomare per permettere la continuità fra la spiaggia e l’edificato retrostante. A tal fine il traffico veicolare dovrà essere trasferito su tracciati alternativi arretrati, prevista la realizzazione di aree adeguate di parcheggi A RASO o interrati in punti strategici di accesso alla spiaggia (...). I parcheggi interrati non dovranno comunque impedire il normale deflusso delle acque meteoriche, né interferire negativamente con gli equilibri idrici del sottosuolo (di cui art.3.12 numero 3 lettera c bis);

  • - devono essere mantenuti e, ove possibile, ripristinati varchi tra l'entroterra ed il mare, tali da consentire l'accesso alla fascia balneare, la continuità visuale tra la campagna ed il mare, l'interruzione della continuità edilizia con elementi naturali, la fruizione di spazi vegetati per le attività di tempo libero (di cui art.3.12 numero 3 lettera d);

  • - la riduzione dell'occupazione delle aree (di cui art.3.14 numero 4).

Tornerò sul tema nei prossimi post.

domenica 12 ottobre 2008

Referendum contro Lodo Alfano



E' partita la raccolta delle firme per il referendum contro il Lodo Alfano promosso da Italia dei Valori.

In provincia di Ravenna si è costituito il "Comitato promotore per l’abrogazione della legge Alfano" a cui partecipano Comitato per la Legalità e la Democrazia, Attac, Associazione naturista, Cobas, Donne in nero, Comitato in Difesa della Costituzione, Eco Istituto di Faenza, Ravenna Viva, Italia dei Valori, Pdci, Ravenna Radicale, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Verdi.

La raccolta delle firme avverrà in circa 3500 piazze d'Italia, tra cui, oltre a Ravenna, Cervia, Faenza, Lugo e Bagnacavallo.

Nel frattempo va segnalato che i giudici della prima sezione del tribunale di Milano hanno accolto l'eccezione di costituzionalità del Lodo Alfano proposta dal pm Fabio De Pasquale nel processo sui diritti tv di Mediaset, disponendo la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale.

Questo blog aderisce al referendum. In attesa che la Corte Costituzionale si pronunci, firmiamo comunque per difendere da cittadini la Costituzione della Repubblica Italiana: è un bene di tutti a prescindere dalle bandiere e dai colori.
CERVIA giovedì16/10 e sabato 18/10 v.le Roma c/o Coop dalle 9:00 alle 13:00

Nota: se il tuo collegamento ADSL lo supporta visualizza i filmati su YouTube in alta qualità, cliccando sul link che trovi sotto il video.

mercoledì 8 ottobre 2008

Mappa nuove costruzioni


Parlando di un ulteriore terreno comunale dei cittadini messo all'asta dal Consiglio Comunale su proposta della Giunta Comunale di Cervia, il giornalista Tommaso De Biase scrive sul Resto del Carlino del 14/6/08 nell'articolo intitolato "All'asta un'area pregiata per 2.6 millioni di euro" :
"E' facilmente prevedibile che nel lotto in questione venga costruito uno dei tanti condomini che stanno spuntando come funghi dopo il temporale nel territorio del Comune, campagne comprese. Per far posto a quelle anonime costruzioni vengono demolite graziose villette edificate dagli anni '50 agli anni '70. Il piano regolatore tutela le ville stile liberty, costruite negli anni '20 e '30, ma non quelle degli anni seguenti. E' opinione corrente che sarebbe opportuna una norma intesa a salvaguardarle prima che scompaiano completamente."

Per farci un'idea indicativa dell'entità del fenomeno dell'attività edilizia nel Comune di Cervia e senza alcuna pretesa di dare una risposta scientifica, abbiamo rappresentato graficamente una selezione di 411 pratiche edilizie nel Comune di Cervia per lo più relative a costruzioni di nuovi fabbricati (su terreni liberi o previa demolizione di edifici preesistenti) estratte tra le oltre 7000 con posizione d'archivio da gennaio 2004 a luglio 2008. Questo significa che per gli oltre 4 anni e mezzo considerati si è autorizzato in media una di queste pratiche ogni circa 3 giorni lavorativi.
Nella mappa non abbiamo preso in considerazione le oltre 500 ristrutturazioni, ma "solo" una parte delle pratiche per le quali l'amministrazione comunale ha dato una concessione o un permesso a costruire e quindi relative per la maggior parte a nuovi fabbricati.

Il problema non è comunque solo di capire quante nuove costruzioni siano state permesse, ma piuttosto quello di comprendere se questi numerosi interventi (rapportati al territorio) rispettino e garantiscano il delicato, ma importantissimo equilibrio tra gli elementi di naturalità e le attività ricettive e turistiche. Credo che sia, oltre che nella mente, anche nel cuore di tutti che uno dei principali punti di forza del turismo cervese rispetto ai suoi concorrenti sia l'avere salvaguardato negli anni una meravigliosa e caratteristica natura che si armonizza, per la maggior parte, con i servizi offerti dagli operatori turistici. Non si tratta di una battaglia da ambientalisti, ma dell’attenzione ad un delicato ed importante equilibrio tra ambiente, turismo, commercio, finanza ed economia. Ritengo che sia principalmente questo equilibrio che generi, direttamente o indirettamente, a Cervia ricchezza e benessere diffuso.

Note:
I segnaposto sulla mappa hanno la funzione di indicare approssimativamente la zona/quartiere e non la posizione esatta dell'immobile. Le pratiche senza indirizzo sono state collocate simbolicamente nei pressi della piazza centrale di Cervia. La rappresentazione è ovviamente senza fini statistici e non ufficiale. La fonte dei dati è il
registro online delle pratiche edilizie del Comune di Cervia.