giovedì 23 giugno 2011

Progetto Cervia: sulle dimissioni della Delegata Elena Alessandrini


Il blog CerviaParla.it pubblica il comunicato stampa dell'Associazione "Progetto Cervia". Si esprime solidarietà e stima alla Consigliera Elena Alessandrini per la buona politica portata avanti nel Comune di Cervia. Oltre a quanto giustamente sottolineato nella nota di Progetto Cervia si ricorda la posizione di grande responsabilità e lungimiranza nel momento dell'adozione della variante al ricettivo bis, dove la Consigliera Elena Alessandrini si era astenuta (non aderendo alla linea di politica miope del partito di maggioranza e della coalizione IDV-PD).

"A proposito delle recenti dimissioni del Delegato alla Sanità Cervese, Elena Alessandrini, l'associazione di cultura politica Progetto Cervia desidera esprimere sentimenti di stima e riconoscenza per l’attività svolta sin qui dalla consigliera del PD, che in questo periodo si è impegnata con competenza e passione per migliorare i servizi del nosocomio cervese.

La Consigliera Alessandrini ha motivato le sue dimissioni accusando la Giunta di scarsa attenzione sull'argomento e di di mancanza di coinvolgimento nei suoi confronti ed ha stigmatizzato la autoreferenzialità della Ausl ravennate.

Riteniamo incomprensibili i silenzi, ripetuti e “fragorosi”, del partito di maggioranza e soprattutto del Sindaco.

Come nel caso dell'allontanamento dell'allora assessore Dalla Chiesa, ci aspettavamo una risposta del Primo cittadino, trattandosi di una sua delega.

L'ex Delegato alla sanità ha parlato di enormi ed ingiustificati ritardi nella ristrutturazione del padiglione della lungodegenza cervese.
Ha ricordato che, in occasione di importanti incontri, la sua presenza non veniva ritenuta necessaria.

Ha parlato di lunghe liste di attesa, di privatizzazioni irrazionali, del Pronto Soccorso che non c'è (a Cervia esiste solo un punto di primo intervento).

A suo tempo anche la nostra Associazione aveva posto alcune domande:
Il nostro ospedale deve considerarsi una struttura ospedaliera a tutti gli effetti o no?
Come si collocherà il nostro ospedale all’interno di Area Vasta Romagnola ?
Quale è la sua identità? Nosocomio o struttura socio sanitaria?
Secondo noi si tratta di questioni strategiche per la città, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta.

Pensavamo che la coraggiosa scelta della Consigliera Alessandrini, avrebbe innescato un dibattito, un momento di riflessione
Come a dire: non importa cosa succede ai servizi sanitari, l'importante è avere i numeri per continuare a stare in sella.

Dal nostro punto di vista, questo rappresenta uno snaturamento del ruolo delle istituzioni comunali, più attente ai problemi di gestione del potere, che al merito delle questioni che realmente toccano i bisogni della popolazione.

Probabilmente qualcuno pensa che non sia il momento giusto per affrontare questi temi. Arriva l'estate, ci sono i turisti, le aiuole sono in fiore. La Città dei Balocchi ha aperto i battenti.

Arriverà mai il momento in cui, istituzioni, partiti, associazioni, cittadini, affronteranno le tante questioni irrisolte scambiandosi idee e contributi in maniera serena, trasparente e dialogante o tutto continuerà ad essere rinchiuso nello segrete stanze dei palazzi del Comune e dell’AUSL ravennate?

Lo stile dimostrato anche in questa occasione purtroppo è di forte chiusura ed autosufficienza, vista l'importanza dell'argomento, la cosa ci preoccupa.

Le risposte di chi governa la città o sono pubbliche, o non sono risposte, mai.

Associazione di Cultura Politica Progetto Cervia"


lunedì 13 giugno 2011

Referendum 2011: risultati in diretta


La mobilitazione dei cittadini si era già percepita. Era tangibile.

Quello che più ha impressionato positivamente è stato il senso di responsabilità dimostrato dalla gente e dalle associazioni. Non si è caduti nelle divisioni spesso assurde e determinate dai protagonismi o dalle azioni di marketing politico dei partiti. Divisioni che si sarebbero potute verificare anche questa volta. No, finalmente per una volta si è guardato all'obiettivo generale: difendere il nostro futuro di cittadini e riscoprire il concetto di "bene comune".

Quello che più dispiace è che qualcuno ha cercato e probabilmente cercherà di strumentalizzare il risultato referendario interpretandolo come un atto personale di ostilità dei cittadini contro Berlusconi. Beninteso, non si vuole difendere Berlusconi. Il concetto è che l'affluenza alle urne del 57% è "semplicemente" un risultato più grande di uno scontro personale. Se il popolo italiano si esprime in senso contrario alla politica del governo sui temi del referendum, sta esercitando il proprio diritto/dovere di popolo sovrano. Così dovrebbe funzionare una democrazia.

Coloro che al contrario si nutrono degli scontri solo con il fine di mantenere le proprie poltrone cercheranno di trasformare il senso del voto referendario in zuffa.

Se ciò dovesse accadere si sminuirebbe il risultato straordinario del raggiungimento del quorum al referendum popolare.
Risultato invece tutto propositivo, positivo e responsabile. Un risultato storico.
Un risultato dei cittadini.

Il blog CerviaParla.it propone i link per seguire in diretta le operazioni di spoglio relative al referendum:

Il Sole 24 Ore - risultati in diretta

Ministero dell'Interno - Risultati in diretta

giovedì 2 giugno 2011

Legambiente: Il 12 e il 13 giugno VOTA SI, vota contro il nucleare!


Il comunicato di Legambiente.

Nucleare: 12 e 13 giugno il referendum si farà!
La Cassazione restituisce il diritto di voto.

Ora tocca a noi! Il 12 e il 13 giugno VOTA SI, vota contro il nucleare!
E’ la vittoria della ragione, della correttezza e della democrazia, la parola passa ai cittadini che finalmente potranno dire la loro sul l nucleare e sul futuro energetico del Paese.

Dopo il dramma di Fukushima e la storica decisione del governo tedesco e di quello svizzero di abbandonare l’energia nucleare entro i prossimi anni, la costruzione di nuove centrali atomiche in Italia sarebbe anacronistica.

Ora abbiamo la possibilità di scongiurare il rischio di una manovra energetica assurda e di scegliere di puntare sull’efficienza e sulle rinnovabili, sfruttando appieno il vantaggio accumulato da nostro Paese con il referendum del 1987 che ci ha evitato di impelagarci di una strada pericolosa, antieconomica e priva di senso.

il 12 e il 13 giugno andiamo tutti a VOTARE SI per permettere all’Italia di produrre il 100% di elettricità da fonti pulite entro il 2050, come farà la Germania.

Nei prossimi 10 giorni mobilitatevi, convincete gli indecisi,coinvolgete chi non vuole pronunciarsi, dobbiamo raggiungere il quorum e vincere questa battaglia per il futuro del Paese.
Il 12 e il 13 giugno al referdum sul nucleare VOTA SI!