mercoledì 25 settembre 2013

Legambiente: Puliamo il mondo 2013

Il Comune di Cervia in collaborazione con il Circolo Legambiente Cervia-Milano Marittima sarà impegnato insieme ai bambini delle scuole ed ai volontari a pulire le dune sabbiose naturali tra la spiaggia e la pineta. L’appuntamento è per venerdi 27 settembre 2013 - Orario: dalle 10.00 alle 11.45/12.00 con ritrovo all’inizio della pinetina all’angolo di Via De Amicis e Lungomare Deledda. In caso di maltempo l’iniziativa sarà rinviata a venerdi 4 ottobre.

PULIAMO IL MONDO 2013
Dal 27 al 29 settembre torna l’appuntamento con Puliamo il Mondo, la più famosa iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Legambiente

Tante le iniziative in regione per diventare protagonisti della bellezza del Paese e tutelare l’ambiente dal degrado e dall’incuria, a cominciare da una gestione più sostenibile dei rifiuti

“Diventa protagonista! Diventa il custode del tuo territorio”. È l’invito di questa ventunesima edizione di Puliamo il mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente in collaborazione con la Rai ed in programma il 27, 28 e 29 settembre. Un lungo week end green che vedrà anche quest’anno tantissimi volontari impegnati per ripulire e recuperare aree degradate e rendere più belle e vivibili le città della Penisola. Una sfida che da ventuno anni richiama cittadini, amministrazioni e scuole a fare un gesto concreto a favore dell’ambiente. Ognuno di noi, nel suo piccolo, può diventare il protagonista della bellezza del Paese e il custode di un territorio meraviglioso, troppo spesso sfregiato dall’incuria, dall’abbandono e nei casi più gravi dall’ecomafia.

Le iniziative in regione
In Romagna si parte in anticipo: già da domenica 22 settembre, Legambiente “Cederna” di Lugo (Ra) organizza un’escursione al Bosco di Fusignano per raccontarne la storia ed imparare a conoscere gli esemplari arborei che lo popolano.

A Bologna si inizia giovedì 26 alle ore 17:30, in piazza XX Settembre sotto Porta Galliera, dove verrà messo in scena #RUSCO, una performance teatrale sul tema dei rifiuti e del consumismo della nostra epoca. Tre saranno gli interventi di pulizia della domenica: in via Erbosa, in collaborazione con l’Associazione Universo, al Parco XI settembre, e al Parco Tanara.
Sempre in provincia di Bologna, il circolo Legambiente “Setta, Samoggia, Reno” ha organizzato insieme ai comuni e alle scuole del territorio 22 appuntamenti di pulizia. Gli interventi si svolgeranno a partire dal 27 di settembre e continueranno anche nel mese di ottobre, sotto lo slogan “Puliamo il mondo tutti i giorni”.

Tanti gli studenti di Ravenna che, durante diverse mattinate della settimana, puliranno giardini e cortili scolastici e raccoglieranno i rifiuti abbandonati nella pineta di Punta Marina, assieme al circolo locale “Matelda”. Atteso anche l’appuntamento di domenica 29, con pulizia in bicicletta delle piste ciclabili del centro storico e del litorale ravennate.

Venerdì 27, dalle 10 in poi, anche le scuole di Cervia saranno impegnate con i volontari di Legambiente nella raccolta dei rifiuti sulle dune sabbiose naturali tra la spiaggia e la pineta.
E le dune naturali all’interno del Parco del Delta del Po saranno il luogo d’intervento anche dell’iniziativa comacchiese di Puliamo il Mondo: i volontari legambientini, in collaborazione con l'ente parco, daranno vita a due giornate di raccolta rifiuti ed escursioni naturalistiche dedicate alle scolaresche (venerdì 27) e alla cittadinanza (domenica 29).

Doppio appuntamento per Sant’Arcangelo di Romagna: venerdì 27 dalle ore 15:00, prenderà il via la prima “Caccia al rifiuto”, un gioco a squadre per grandi e piccini per le vie del centro cittadino; mentre sabato 28 si terrà la grande pulizia del parco Baden Powel.
A Castiglione dei Pepoli (Bo) il circolo Legambiente Roncobilaccio vi aspetta sabato 28 settembre, alle ore 8:30, presso il piazzale di Boccadirio per ripulire il Santuario.
Sempre sabato 28, dalle 15 in poi, appuntamento con il circolo “Il raggio verde” di Ferrara in viale Alfonso D’Este, di fronte al Palazzo Bagni Ducali.

Nella stessa provincia, a Poggio Renatico, gli alunni della scuola media si occuperanno della pulizia di alcune aree del centro durante la mattinata di venerdì 27. Un gruppo rappresentativo delle classi, cercherà inoltre di coinvolgere i cittadini in vere e proprie interviste giornalistiche per capire quali siano i comportamenti virtuosi e le abitudini sul tema dei rifiuti e della raccolta differenziata.

Il 28 settembre si svolgerà anche l’iniziativa di Carpi, dove i circoli locali hanno organizzato pulizia mattutina presso l’area intorno la stazione delle autocorriere, pausa pranzo a base di gnocco fritto, e festa conclusiva con laboratori e giochi nel pomeriggio.

Due le iniziative organizzate a Modena dal Circolo "Angelo Vassallo", assieme a tante associazioni del territorio, all'interno del calendario ufficiale: pulizia delle aiuole del complesso "Erre Nord", sabato mattina dalle 9 alle 13, in collaborazione con il Portierato sociale e il Comitato dei volontari del Verde del Torrenova; e il grande appuntamento di domenica 29 settembre, dalle 9 alle 13, per la pulizia dell'area verde e interventi di manutenzione degli arredi del ciclo-parco presso il Windsor Park Center.

L’ultimo appuntamento della stagione avrà luogo il 5 e 6 ottobre, a Vignola (Mo), dove i volontari del circolo Legambiente dei comuni pedemontani modenesi condurranno circa 250 studenti assieme ai cittadini nella liberazione dai rifiuti abbandonati lungo alcuni tratti del Percorso Natura.

Ma molte altre sono le amministrazioni comunali e le scuole che aderiscono alla più importante campagna internazionale di volontariato ambientale. Come ad esempio i 4 istituti che hanno ricevuto da parte di Ecodom, il consorzio italiano per il recupero e il riciclaggio degli elettrodomestici, un kit gratuito con il materiale didattico e gli strumenti necessari per effettuare le pulizie: si tratta dell’Istituto Comprensivo di Camposanto, nel Modenese, dell’Istituto Alberghiero di Riccione, e delle Scuole Primarie di Cadelbosco Sopra e di Roteglia, entrambe in provincia di Reggio Emilia.

lunedì 23 settembre 2013

Anche Legambiente Cervia aderisce alla staffetta del digiuno

Da venerdì 16 agosto, Don Albino Bizzotto ha iniziato un digiuno a favore dell'ambiente. Le sue parole al Consiglio Regionale Veneto sono piene di voglia di futuro migliore. Legambiente sostiene la protesta lanciata in Veneto da Don Bizzotto. Alla voracità di suolo, della speculazione e della rendita immobiliare, opponiamo la fame di bellezza della società civile.

L’iniziativa è un modo simbolico per dare eco e continuità allo sciopero della fame attuato da Don Bizzotto. Anche Legambiente Cervia aderisce al digiuno. Mercoledì sarà il turno del presidente del circolo cervese. Legambiente invita tutti ad unirsi alla mobilitazione e alla staffetta.


lunedì 1 luglio 2013

In bici con Legambiente Cervia

Immergetevi con Legambiente nella meravigliosa pineta del Parco Regionale Delta del Po e raggiungete una zona di assoluto pregio naturalistico.

Legambiente guiderà in bicicletta turisti e amanti della natura da Cervia-Milano Marittima fino alla foce del Bevano. Sarà possibile ammirare la meravigliosa flora e fauna dell'Ortazzo e dell'Ortazzino e, facoltativamente, visitare il centro "cubo magico".

Escursioni ogni giovedì pomeriggio fino all'8 settembre.
Guida su prenotazione e con raggiungimento di minimo 5 persone.
Per informazioni e prenotazioni:
0544/1766254 oppure info@legambientecervia.it


Lunghezza del percorso: 40 chilometri circa (20 andata e 20 ritorno)
Difficoltà: media
Durata escursione: 6 ore circa
Durata in bici: 4 circa (andata e ritorno)
Iniziativa gratuita (salvo eventuale ingresso cubo magico 1€ a persona)

Bambini solo se accompagnati da un adulto e con età maggiore di 10 anni
Consigliate biciclette mountain bike o per strade sterrate
Partecipazione a proprio rischio. E' vivamente consigliato l'uso del casco.


giovedì 27 giugno 2013

Blitz di Legambiente a Cervia: no al terzo grattacielo


In mattinata il blitz di Goletta Verde a Milano Marittima davanti all'area dove dovrebbe sorgere il nuovo grattacielo. Nella tappa di Porto Garibaldi presente anche il circolo di Legambiente Cervia-Milano Marittima. Goletta Verde precisa: "il comune di Cervia si ostina a voler portare avanti la politica del calcestruzzo con l’ennesimo, il terzo, grattacielo. L’amministrazione comunale di Cervia continua purtroppo a permettere, spesso ad incentivare, una speculazione edilizia ed un dannoso consumo di suolo per la rinomata località marittima. La giunta comunale di Cervia, a cui Legambiente ha per questo già assegnato ben due Bandiere Nere nel 2008 e nel 2012, non mostra alcun segnale di ravvedimento. Scelte che non tengono conto neanche delle serie problematiche ambientali cui l'area è soggetta, tra cui subsidenza, cuneo salino ed ingressione marina."

Il presidente del circolo cervese, Marino Previtera, invita a sottoscrivere la petizione online redatta e promossa da Legambiente:
http://www.legambientecervia.it/petizione.aspx?id=3


Di seguito il comunicato stampa integrale di oggi

Goletta Verde di Legambiente a Porto Garibaldi
Continua il consumo di suolo sulla costa emiliano-romagnola: dal 1988 al 2011 cancellati definitivamente settemila metri di costa. Sono 82 i km di litorale modificati da interventi edilizi, il 59% del totale,

Legambiente: “Bloccare le espansioni previste nei PSC e PRG. A Comacchio metà delle previsioni del PRG sono ancora da edificare. Il consumo di suolo è una priorità che si affronta riqualificando i paesaggi costieri ed ampliando le zone di tutela con vincolo di inedificabilità assoluta”

Oltre alla cementificazione minacciano i paesaggi costieri incendi e subsidenza.

La crisi economica di Marinara e Porto Reno simboli di scelte sbagliate anche dal punto di vista economico. Cervia sotto osservazione: no al terzo grattacielo

In Emilia-Romagna. Il 59 per cento del litorale, pari a 82 chilometri di linea costiera, è stata modificato inesorabilmente da interventi edilizi. Dal 1988 sono stati cancellati settemila metri di costa in 23 anni E il boom del cemento non accenna a diminuire con il rischio di far scomparire per sempre le bellezze naturali della regione. Pericoli che interessano particolarmente le aree di ancora libere del ravennate e ferrarese . Per questo Legambiente lancia la proposta di bloccare le espansioni degli strumenti edilizi e fissare un vincolo di inedificabilità assoluta per tutte le aree costiere ancora libere dall’edificato di almeno un chilometro dal mare.

È quanto evidenziato oggi dalla Goletta Verde, la celebre campagna di Legambiente impegnata per la difesa del mare e delle coste italiane, durante la presentazione del dossier “Il consumo di suolo nelle aree costiere italiane. La costa emiliano-romagnola, da Gorino a Cattolica: l’aggressione del cemento ed i cambiamenti del paesaggio”. All’incontro, svoltosi a Porto Garibaldi presso la sala della Domar sono intervenuti Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna, Katiuscia Eroe, portavoce della Goletta Verde di Legambiente, Massimo Medri presidente del Parco del Delta del Po e Marco Fabbri, sindaco di Comacchio.

Lo studio di Legambiente ha analizzato la costa emiliano-romagnola in un arco di tempo che va dal 1988 al 2011. Su un totale di 141 chilometri di costa - da Gorino, al confine con il Veneto, a Cattolica, al confine con le Marche - 82 chilometri (pari a ben il 59%) sono stati trasformati a usi urbani, infrastrutture portuali e industriali. Più precisamente 30 chilometri sono occupati da tessuti urbani densi, 39 chilometri sono interessati da un edificato meno denso, con carattere più rurale in trasformazione e 13 chilometri sono occupati da infrastrutture portuali e industriali. Si “salvano” complessivamente solo 42 chilometri di paesaggi costieri ancora con caratteri naturali, cioè tratti di costa completamente liberi dal cemento, mentre i tratti costieri con paesaggi agricoli si sono ridotti a soli 17 chilometri, un dato allarmante rispetto all’identità e alla storia della costa emiliano-romagnola.

Grazie alla sovrapposizioni delle foto satellitari è stato possibile fare un raffronto con quella che era l’occupazione della costa nel 1988. Malgrado i vincoli imposti sia dalla legge “Galasso” che dal piano paesaggistico, sono “scomparsi” settemila metri di costa (il 5 per cento del totale). Settemila metri trasformati irreversibilmente per usi urbani e turistici. Così, oggi, la costa dell’Emilia-Romagna si presenta divisa in due: una, quella a nord, dove ancora sono presenti ambiti naturali di pregio, l’altra, quella a sud, dove è perfino difficile immaginare come fosse stato il paesaggio prima dell’arrivo della distesa di alberghi, palazzi, seconde case e stabilimenti.
Ciò che desta più preoccupazione è il continuo progredire dell’edificato. A Lido Adriano, quella che era considerata area agricola, di 300 metri, è stata lottizzata per oltre 150 metri di fronte costruendo "seconde case”, ad un piano rialzato, ed a grande rischio di essere interessate dall'avanzamento del mare essendo un'area interessata da una grande subsidenza 1,2 / 1,5 mm/anno.
E gli interessi ancora attivi alla speculazione edilizia nonostante questo modello di economia basato sul mattone mostra tutti i limiti anche sul piano finanziario. Esempi eclatanti sono gli interventi di Porto Reno e Marinara nel ravennate, le cui società di gestione oggi sono in stato fallimentare.
Da Cesenatico a Cattolica, caso quasi unico in Italia, è cresciuto esponenzialmente anche l’edificato alle spalle, creando così uno strato sempre più spesso di cemento tra il mare e le aree agricole, cancellando ogni corridoio ambientale. Il rischio, quindi, è che questi processi di saldatura tra i centri costieri continuino, cancellando irrimediabilmente l’identità e la bellezza dei paesaggi agricoli e naturali ancora presenti lungo la costa.

Senza dimenticare, ovviamente, il comune di Cervia che si ostina a voler portare avanti la politica del calcestruzzo con l’ennesimo, il terzo, grattacielo. L’amministrazione comunale di Cervia continua purtroppo a permettere, spesso ad incentivare, una speculazione edilizia ed un dannoso consumo di suolo per la rinomata località marittima. La giunta comunale di Cervia, a cui Legambiente ha per questo già assegnato ben due Bandiere Nere nel 2008 e nel 2012, non mostra alcun segnale di ravvedimento. Scelte che non tengono conto neanche delle serie problematiche ambientali cui l'area è soggetta, tra cui subsidenza, cuneo salino ed ingressione marina.

“I paesaggi costieri sono un patrimonio che l’Emilia-Romagna deve portare nel futuro, cambiando attenzioni e politiche nei confronti di una risorsa a rischio – dichiara Katiuscia Eroe, portavoce della Goletta Verde di Legambiente. Oggi cambiare non solo è possibile ma anche urgente per riuscirci occorre avere il coraggio e la lungimiranza di fissare un vincolo di inedificabilità assoluta per tutte le aree costiere attualmente non sfruttate per almeno un chilometro dal mare, attraverso l’approvazione di un piano paesaggistico che intervenga anche sui piani regolatori vigenti per stralciarne le previsioni edificatorie. In parallelo, inoltre, occorre definire una seria politica di riqualificazione di un patrimonio edilizio spesso costruito con ottica speculativa, senza qualità e futuro. Ragionare in questo modo – conclude Eroe - è precondizione per valorizzare le potenzialità turistiche, a cominciare dal settore edile esistente riqualificando da un punto di vista statico, energetico e ambientale”.
Si tratta di una operazione strategica per difendere la bellezza e la qualità di paesaggi straordinari ancora liberi, ma a rischio di cementificazione, con particolare riferimento alle aree costiere di Comacchio e Ravenna, con le splendide pinete costantemente minacciate dal rischio di speculazione edilizie.

“I paesaggi costieri sono uno straordinario patrimonio e costituiscono una parte rilevante dell’identità italiana – dichiara Lorenzo Frattini, presidente Legambiente Emilia Romagna -. La cementificazione avvenuta in tutta l’Emilia-Romagna e sulla costa in particolare, negli ultimi decenni sono purtroppo molto rilevanti. L’aggressione del cemento non sembra però arrestarsi nonostante la crisi dell’invenduto e i fallimenti la abbiano rallentata. Occorre tirare subito il freno a mano bloccando le nuove espansioni e lavorare sulla riqualificazione dell’esistente”.

Altre emergenze che minacciano la costa sono gli incendi, gravissimi quelli che hanno colpito le pinete di Lido Adriano a Ravenna e la subsidenza, l’abbassamento del livello del suolo reso più grave da estrazioni d’acqua e di idrocarburi e dal mancato apporto di sabbia dai fiumi. Segnali di questo le mareggiate sempre più devastanti e l’innalzamento del livello salino della falda che sta portando a vere morie di pini sul litorale.


Goletta Verde è una campagna di Legambiente

lunedì 18 febbraio 2013

Macchè porcellum, è una porcata

In molti mi hanno chiesto coma mai è da un po' di tempo che non vengono pubblicati nuovi post. E' una resa? E' la fine di questo progetto inziato nel 2008? Rispondo con assoluta certezza: niente di tutto questo.

La verità è che le criticità, le preoccupazioni e le mezze verità che abbiamo sempre denunciato su questo blog, adesso sono sotto gli occhi di tutti. La situazione è limpida. Ogni velo è caduto.

Trovo semplicemente inutile rimarcare ogni settimana questioni già evidenti a tutti. L'impegno del blog è ora più concentrato sulle proposte che sulle proteste. In questa, diciamo così, pausa di riflessione l'impegno civile non è certo diminuito e ne renderò conto nei prossimi post.

Intanto siamo alla viglia del voto in cui davvero pochi credono con convinzione. Chi andrà a votare probabilmente lo farà per rispetto dell'Istituto del Voto e della nostra Costituzione. Pochi per i soggetti da votare.

Permettetemi solo una precisazione: la legge elettorale che chiamano delicatamente "porcellum" è in realtà una porcata conclamata. Porcata l'ha definita il suo autore. Così l'hanno lasciata. Tutti.