venerdì 29 gennaio 2010

Quando destra e sinistra sembrano rincorrersi all'indietro!


Nel post del 18 dicembre dello scorso anno dal titolo "Cervia: difensore civico inesistente, cittadini dimenticati", questo blog aveva evidenziato il fatto che a Cervia il Difensore Civico - che ha un ruolo di garanzia a tutela del cittadino - non era stato più eletto dal Consiglio Comunale dai primi del 2008. Sono trascorsi circa due anni.

La segnalazione era stata ripresa e pubblicata anche dai quotidiani "LaVoce" e "Il Corriere di Ravenna". I partiti pare che non se ne siano accorti. Solito silenzio. Assordante per i diritti dei cittadini. Partiti che, a parole, sono sempre vicino ai cittadini: ne fanno anche una bandiera.

In soccorso al ritardo "biennale" del centro sinistra (Partito Democratico, Italia dei Valori Lista Di Pietro, Rifondazione Comunista) nella nomina del Difensore Civico, arriva la maggioranza parlamentare di centro-destra.

Destra e sinistra sembrano rincorrersi all'incontrario! Rispetto ai diritti dei cittadini.

Nella Finanziaria 2010 approvata recentemente, tra i vari provvedimenti, viene posto l'obbligo per i comuni di sopprimere la figura del Difensore Civico. Semplice!
Le reazioni dei cittadini non sono mancate e il Governo con il Decreto Legge del 13/1/2010 ha dovuto prorogare i termini di alcune disposizioni al 2011, tra cui anche l'obbligo di cancellare la figura del Difensore Civico Comunale.

C'è ancora un anno di tempo. Riusciremo ad avere anche a Cervia il Difensore Civico?

NB: si precisa che i Consiglieri di maggioranza a Cervia di cui ai link sopra sono quelli eletti nelle ultime elezioni amministrative 2009; per la composizione precedente consulta il sito del comune http://www.comunecervia.it/

martedì 26 gennaio 2010

La Costituzione è ancora nostra!

Clicca per ingrandire
Ricevo e pubblico volentieri.
Proteggiamo la Costituzione Italiana per difendere i diritti fondamentali e inviolabili di tutti!

Sit-in in tutta Italia. A Ravenna in Piazza del Popolo, ore 15.30.

venerdì 22 gennaio 2010

Ravenna: La Città e il territorio - incontro pubblico


Il Comitato "Dopolundiciottobre" mi invia il programma di due eventi che si terranno martedì 26 gennaio a Ravenna sul tema della gestione del territorio, che pubblico.

dalle ore 14:30 alle ore 17:30
Seminario aperto alla cittadinanza

La città e il territorio: Storia. Costruzione.
Riqualificazione Urbana


Aula Magna - Liceo Artistico
Via T. dall’Ova 14 - Ravenna

Interverranno:
Prof. Arch. Alberto Giorgio Cassani
(Accademia di Venezia)
"Ravenna sta tutta in un grattacielo"
I piani regolatore e di ricostruzione di Domenico Filippone
(1942 e 1946)
Arch.ta Piera Nobili
Da cittadini ad abitanti: partecipare e riqualificare
Arch. Danilo Naglia
50 anni e più di una traformazione della città e del suo
territorio nella memoria di un architetto
------

Ore 21:00
Incontro pubblico con la cittadinanza

La Città e il territorio
Progetto. Potere. Conflitto


Sala Forum – Circoscrizione Seconda
Via Berlinguer 11 – Ravenna

Prof. Massimo Ilardi
(Docente di Sociologia Urbana - Università di Ascoli Piceno e Camerino)
Conduce:
Ivano Mazzani - Comitato Dopolundiciottobre
------

Per informazioni e iscrizioni:
Ivano Mazzani Tel. 3389843712; e-mail i.mazzani18@libero.it

martedì 19 gennaio 2010

Cervia: ambiente eco-friendly


Fuori dall'Italia le nuove tendenze per il turismo sono quelle di valorizzare il verde e il paesaggio. Soprattutto per attirare il turismo del segmento "lusso".

E così nei dintorni di Londra si è progettato un hotel a 5 stelle interamente coperto con un tetto verdeggiante che si integra con il territorio circostante. Il principio è quello di mantenere e salvaguardare un'ambiente "eco-friendly".
Francamente mi pare un progetto un po' eccessivo, ma è interessante vedere cosa non ci si inventa pur di salvaguardare il paesaggio. Ci si sta accorgendo che il territorio, il paesaggio, la vegetazione non sono solo questione degli ambientalisti, ma diventano al contrario elementi che attirano turismo e quindi benessere diffuso.

Cervia ha un territorio di grande pregio ambientale. E' amata per questo da tanti cittadini e turisti. Sarebbe un'assicurazione per il futuro, ma la maggioranza di governo (Partito Democratico, Italia dei Valori e Rifondazione Comunista) pare proprio volere proseguire per la strada che Legambiente aveva denunciato nel 2008. L'associazione ambientalista aveva assegnato la Bandiera Nera all'Amministrazione Comunale (non al territorio) per "continuare ad alimentare un'assurda e dannosa speculazione edilizia e un enorme consumo di suolo". La Giunta aveva ritenuto ingiusta la poco ambita onorificenza, non riconoscendo la necessità di ravvedersi e di cambiare rotta.

Il Sindaco Geom.Roberto Zoffoli ha dichiarato recentemente come una priorità l'operazione di "valorizzazione del patrimonio immobiliare soc. Pentagramma Romagna in Cervia". La Giunta, cito testualmente dalla delibera, deve "valutare la fattibilità del bilanciamento degli interessi pubblici e privati coinvolti al miglioramento urbanistico e ambientale interessati dalla riqualificazione tramite Varianti Urbanistiche". Bilanciamento degli interessi pubblici e privati. Varianti Urbanistiche.

Altra priorità dichiarata è la Variante per il Ricettivo. Vedremo, ma non sembra che sia cambiato molto. Politica che pare miope. Il problema è che se effettivamente così sarà, il conto lo pagheranno i cittadini. E consumando il territorio non sarà più possibile tornare indietro...

La politica riparta dai cittadini.

Se non hai ancora firmato la petizione contro l'eccesso di cementificazione a Cervia, puoi sottoscrivere la petizione anche online
(i dati personali non verranno pubblicati sulla rete internet)

Informati sull'iniziativa e passaparola:
Diffondi il volantino (pdf)
Rassegna stampa
Il lancio della petizione sul blog
Raccolta firme per la petizione
Firma la petizione online
Un esempio di come sta cambiando il territorio: guarda il video…
Leggi il testo completo della petizione

venerdì 15 gennaio 2010

Cervia: politica del silenzio, politica senza futuro


Il 2 settembre 2009 il blog si era interrogato - argomentando i fatti - sul perchè il Consiglio Comunale avesse posto a suo tempo il divieto di accesso ai cittadini nelle riunioni della "Commissione Urbanistica". Quella per le varianti al piano regolatore.

La questione, che sembrerebbe limitare la possibilità di partecipazione alla vita pubblica dei liberi cittadini, era stata pubblicata anche dal quotidiano La Voce in data 8 settembre 2009. Nell'interesse dei cittadini.

La politica dei partiti, quella che più volte abbiamo sentito rivendicare il diritto di governare, è rimasta in silenzio. Per quanto è dato a sapere, nessuno ha risposto nè pubblicamente, nè scrivendo al blog.

I partiti della maggioranza (Partito Democratico, Italia dei Valori e Rifondazione Comunista) parlano spesso genericamente di trasparenza e di rapporti con il cittadino. Peccato che su un problema specifico non abbiano preso posizione. Anzi, non hanno proprio risposto.

Nemmeno i Consiglieri Comunali hanno risposto. Nessuno ha spiegato ai cittadini il motivo di tale divieto. Eppure i Consiglieri Comunali, con particolare riferimento a quelli di maggioranza, rappresentano l'Organo di indirizzo e di controllo politico ed amministrativo del Comune. In altri termini, sono insieme al Sindaco, i veri responsabili politici nei confronti dei cittadini.

I Consiglieri Comunali di Cervia sono i tuoi rappresentanti. Gli hai dato una delega. Se l'incontri, chiedi perchè i liberi cittadini non possono partecipare alle riunioni della "Commissione Urbanistica". Chiedi perchè nessuno risponde. Con garbo, mi raccomando!

I partiti sono rimasti in silenzio. Legittimo, ma anche opportuno nell'interesse dei cittadini?

domenica 10 gennaio 2010

Conoscere è un diritto dei cittadini


Conoscere è un diritto dei cittadini. I partiti devono astenersi dal marketing politico quando la comunicazione è istituzionale, in altri termini pagata con i soldi dei cittadini.

Questo almeno secondo i principi dettati dalla legge 150/2000 intitolata “Disciplina delle attivita’ di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”.

La pubblica amministrazione non deve comunicare per persuadere i cittadini della validità e conformità legale delle scelte operate – aspetto che rappresenta la sua dimensione politica – ma per farli partecipare alle decisioni assunte e alle opportunità offerte.

La linea di confine tra la comunicazione istituzionale e la comunicazione politica non è cosa semplice. Pare un terreno scivoloso, non limpido.
Soprattutto se i partiti tentano di fare credere ai cittadini che il monopolio della politica spetti a loro. I cittadini propositivi con idee di buon senso fanno antipolitica. Non a prescindere. Solo se disturbano i manovratori. A detta loro, i dirigenti dei partiti sono invece i veri professionisti della politica. "Non nascono sotto i cavoli" diceva uno.

“Ci si preoccupa del cittadino-utente solo quando è cittadino-elettore, propinandogli la spettacolarizzazione dei candidati”.
E’ questo il parere di Franca Faccioli, dell’Università La Sapienza di Roma proposto al convegno tenutosi nel 2007 dal titolo “Quando la comunicazione pubblica incontra la comunicazione politica”.

Allo stesso convegno il professore Adriano Fabris, docente all’Università di Pisa ha affermato che “non è la politica degli annunci pubblicitari che serve al cittadino per partecipare alla vita amministrativa”. In altre parole “il cittadino serve molto durante le elezioni, ma poi il suo dialogo con la res publica finisce lì”.

Il problema è conosciuto anche dal "Dipartimento della Funzione Pubblica per l’efficienza delle amministrazioni". In una sua pubblicazione si legge: “La comunicazione politica è identificata con la comunicazione istituzionale, sia a livello di collettività che di classe dirigente, in quanto la politica ha occupato gli spazi lasciati liberi dal potere amministrativo anche nel campo della comunicazione pubblica, generando così una pericolosa sovrapposizione di funzioni.”

In conclusione il rischio concreto, che spesso si traduce in realtà, è che la politica dei partiti trasformi la comunicazione istituzionale pagata con i soldi della collettività in marketing e propaganda da propinare al cittadino-elettore.

La politica riparta dai cittadini.

venerdì 8 gennaio 2010

Romagna solatia, dolce paese


Questo blog lo sostiene da sempre: la Romagna è una terra meravigliosa per la natura di pregio, per l'ospitalità della propria gente e per la propria storia. Quando tutto questo incontra anche la professionalità, il modello romagnolo è vincente.

E' un modello armonioso, che non è compatibile con una cementificazione eccessiva. E' controproducente soprattutto nel settore turismo. Anche quella finalizzata al lusso. E' stata un fallimento a Dubai, la capitale mondiale del lusso. Non ha funzionato nemmeno lì dove si è consumato territorio desertico. Figuriamoci dove si sostituisce il verde e l'armonia delle residenze immerse nel verde con il cemento.

Conserviamo i nostri punti di forza. Il blog, non a caso, vuole iniziare l'anno con un bel video de LaVoceRomagnola dedicato alla Romagna.

Meno cemento, più turismo

Se non hai ancora firmato la petizione a tutela della Città Giardino (contro il troppo cemento), puoi sottoscriverla anche online
(i dati personali non verranno pubblicati sulla rete internet)

Post correlati:
Cervia Milano Marittima non è Dubai!
Cervia-Milano Marittima: il modello Dubai non potrà funzionare