venerdì 17 settembre 2010

Cervia: la politica della modestia incompresa


Occorre distinguere le istituzioni dalla politica. Che poi i partiti abbiano occupato lo Stato è un altro problema.

Il 14/9/2010 è stato pubblicato sul "Corriere di Ravenna" che "dopo le polemiche dei giorni scorsi nei confronti della Variante al ricettivo, il Partito democratico ha promosso un incontro all'hotel Mare e Pineta, per illustrare Due varianti urbanistiche per lo sviluppo e la sostenibilità." Si precisava inoltre: "L'appuntamento, che ha fatto slittare il consiglio comunale, è in programma giovedì (ieri) alle 20.45."

Ma come? Una riunione di un singolo partito, che fa slittare il Consiglio Comunale?
Il Consiglio Comunale è un istituzione, a cui questo blog porta grandissimo rispetto; i partiti sono "enti" di parte, che certamente possono rappresentare - ad essere ottimisti - solo una parte di collettività.

Di più: se non vi fossero state le prese di posizione di buona parte della società civile, tra cui questo blog già 11 giorni fa - i politici avrebbero deliberato in Consiglio Comunale senza dire nulla? O avrebbero emanato semplicemente un comunicato stampa il giorno stesso della seduta del Consiglio Comunale, che sarebbe andato sulla stampa il giorno successivo a votazione già avvenuta?

Il fatto che la politica dei partiti esca dal proprio silenzio, perchè i cittadini li incalzano, la dice lunga.

Il segretario del PD di Cervia, Michele de Pascale, aveva dichiarato alla stampa - in campagna elettorale - che questa legislatura sarebbe dovuta "passare agli annali per avere sfruttato al meglio tutte le chanche offerte dalla nostra identità storica e culturale". E definiva già allora le varianti al ricettivo e al piano dell'arenile "cruciali per consentire alle nostre aziende di progredire".

Ma come? Si tratta di un punto "cruciale" per il futuro di questa terra. Qualcosa che contribuirà a fare passare agli "annali" della storia PD e IDV e non lo dicono ai cittadini? A detta loro, saranno gli artefici di un futuro di benessere e non lo dicono a tutti? Non vogliono prendersi i meriti?
Eppure la politica vive di consensi e siamo abituati ad un marketing politico martellante.

Ma se la politica sembra colta da una curiosa modestia, anche l'attività istituzionale sembra piuttosto sottotono. Si andrà a votare una Variante che modificherà il territorio portando nuova cementificazione e solo ieri i cittadini hanno potuto leggere sul sito web del Comune di Cervia il primo comunicato stampa dell'amministrazione comunale in merito all'ulteriore variante al ricettivo. Per quanto è dato a sapere, al momento è l'unica comunicazione istituzionale dell'amministrazione nei confronti dei cittadini.

Il blog si aspettava inoltre che le istituzioni favorissero la partecipazione popolare prevista dallo Statuto. Utilizzando almeno uno (dico uno!) dei tanti strumenti previsti dalla normativa e dai regolamenti. Ad esempio, l'assemblea pubblica prevista all'art.3 dal "Regolamento comunale per la partecipazione popolare" e da non confondere con gli incontri di partito.

A maggior ragione per il fatto del deposito al Comune di Cervia in data 2/4/2010 della petizione sottoscritta da più di un migliaio di cittadini, che chiedeva lo stop alle varianti e meno cemento. L'opposto di quello che si vuole deliberare.

Nei prossimi post si entrerà, in maniera propositiva e costruttiva, nel merito dei concreti rischi per il futuro dei cittadini derivanti dalla pianificazione territoriale proposta dal PD e dall'IDV.

Meno cemento, più turismo.

Update: Il segretario del PD, Michele de Pascale, ha inviato una precisazione che si trova nei commenti, insieme alla risposta del blog.

3 commenti:

Unknown ha detto...

La notizia apparsa sui giornali su un assurdo rinvio del consiglio comunale per svolgere l'iniziativa di Partito di ieri sera è destituita di ogni fondamento.

Il consiglio comunale non è MAI STATO CONVOCATO per il 16 settembre. Si era ipotizzata tale data ma la conferenza dei capigruppo ha ritenuto di svolgerlo congiuntamente a quello successivo nei giorni del 27 e del 28.

Solo successivamente il PD ha deciso di svolgere in tale data la sua assemblea.

Capisco che l'immagini di partiti maneggioni e indisponibili al dialogo e al confronto possa tornare utile, ma almeno documentatevi meglio.

Distinti Saluti

Michele de Pascale

PS
Vi pregherei di correggere il post in quanto se la libertà di opinione e di critica è uno dei nostri capi-saldi, la libertà di menzogna (seppur suffragata da errori della stampa) non è garantita da nessuno degli articoli della Costituzione Repubblicana.

CerviaParla.it ha detto...

Gentilissimo Michele de Pascale,
il blog La ringrazia per la sua attenzione. Come vede la Sua precisazione è stata pubblicata. Questo blog non ha bandiere e poltrone da difendere e guarda solo alle idee ed ai fatti. Questo blog è naturalmente non fazioso.

CerviaParla.it non è chiaramente un organo d'informzione e si informa con rispetto da chi svolge istituzionalmente questa funzione. In merito all'articolo che Lei afferma essere in parte errato, non ho letto che Lei o altri vi siate avvalsi del diritto di rettifica previsto dalla legge sull'informazione. Ci si meraviglia quindi che venga contestato a questo blog l'utilizzo di un'informazione assunta invece con assoluta buona fede.
Pertanto il blog ritiene di essersi documentato al meglio che un cittadino potesse fare.

In ogni caso, ripeto, le precisazioni sono sempre ben accolte.

La ringrazio invece per avere fatto notare implicitamente che il calendario con l'ordine del giorno delle sedute del Consiglio Comunale non viene pubblicato sul sito web del Comune da questa amministrazione. Sedute che sono pubbliche e che decidono del futuro dei cittadini. Il blog coglie l'occasione di proporLe di fare aggiungere questo servizio per incentivare la partecipazione popolare.

Inoltre il disguido che Lei lamenta, che chiaramente non rappresenta il punto focale del ragionamento del post in oggetto, non sarebbe avvenuto se le informazioni istituzionali tramite web prevedessero un calendario delle sedute.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Il significato di menzogna è un affermazione o dichiarazione consapevolmente e volontariamente contraria alla verità. In questo Paese di menzogne ce ne sono già troppe. Questo blog al contrario si adopera e si è sempre adoperato per esprimere le opinioni e le critiche politiche nel rispetto della verità dei fatti.

Vedo con piacere comunque che anche Lei segue il blog, che rimane a disposizone per eventuali rettifiche e precisazioni.

Spero inoltre che abbia la possibilità di dare delle risposte su vari argomenti che il blog ha pubblicato e per il quale non ha ancora ricevuto risposta dalla politica dei partiti.

Cordiali saluti

Pier Paolo Cecchi ha detto...

Non è per fare l'avvocato di nessuno, ma mi sembra che sull'oggetto della "polemica" questo blog abbia solo riportato notizie e considerazioni apparse sulla stampa.
Il fatto che il consiglio comunale sia stato rinviato anche per problemi interni alla maggioranza mi sembra molto plausibile.

Il PD fa bene a discutere con la città dei suoi progetti.
Il problema è che non si può fare questo una settimana prima della votazione e con la variante già scritta.
Si dovevano fare anche incontri non di partito (cioè promossi dall'amministrazione comunale) e partire col confronto molto prima.
Alcuni rispondono che adesso si potranno comunque fare le osservazioni:
E' vero, ma allora se ci si voleva confrontare, perchè non farlo anche prima?
La verità è che con le osservazioni si può apportare qualche modifica, ma non certo cambiare completamente i contenuti della variante.
Così si sono messe al sicuro le linee principali del provvedimento, evitando le forche caudine di un difficile confronto con la città.
Confronto difficile che comunque c'è stato anche giovedì, vista la forte presenza di interventi critici, i pochissimi interventi favorevoli degli esponenti del PD e la mancanza di alcune risposte da parte del Sindaco.