mercoledì 22 settembre 2010

Cervia: ozono fuori dai limiti, appello ai consiglieri comunali


Comunicato del blog CerviaParla.it.
I valori di concentrazione di Ozono a Cervia destano preoccupazione. Secondo i dati pubblicati sul sito dell’Arpa, da inizio anno è già stato superato per ben 50 giorni - contro i 25 consentiti annui - l’indice di concentrazione dell’ozono. In particolare si tratta del valore massimo della media delle 8 ore che non dovrebbe superare i 120 µg/m3.

E’ noto che gli effetti di alte concentrazioni di ozono possono essere seri per la salute dell’uomo con possibili - in base a differenti livelli di concentrazione, tempi di esposizione e attivtà fisica praticata - “riduzioni temporanee delle funzionalità respiratorie” o “polmonari” fino ad arrivare, in caso di esposizioni prolungate, a possibili effetti anche cronici.

La situazione è tanto più preoccupante in considerazione del fatto che non solo non si ha notizia da parte dell’amministrazione comunale di interventi per il caso specifico utili alla riduzione degli inquinanti, ma PD e IDV stanno per approvare un ulteriore variante al ricettivo che comporterà una nuova cementificazione del territorio avendo previsto - si legge nell’unico comunicato stampa dell’amministrazione - una serie di “premi”, cioè la possibilità di costruire nuovi metri quadri. Rifondazione Comunista, che responsabilmente si è dissociata da tale nuovo intervento sul territorio, aveva stimato in circa 66.825 metri cubi a cui si sommerebbero molti volumi “ombra”.

Inoltre, da quel poco che è dato a conoscere, si eleverebbe ulteriormente l’altezza degli alberghi a 25 metri, aggravando così lo snaturamento del paesaggio di una località che era stata disegnata al contrario con il concetto di “città giardino”. Uno degli ultimi esempi urbanistici rimasti, che ci differenzia dalle località limitrofe. Dove le residenze dovevano rimanere immerse nel verde. Realmente e non come slogan commerciale.

Elevazione incomprensibile posto che già la scorsa variante sempre al ricettivo del 2004 aveva elevato da 19,80 metri (esclusi i servizi) a 24 metri.

Nel 2008 Legambiente aveva assegnato la bandiera nera agli amministratori comunali (non alla località) affermando allora che pur “disponendo di una natura di pregio, continuano ad alimentare una assurda e dannosa speculazione edilizia (e un enorme consumo di suolo), contribuendo a degradare un patrimonio naturale di grande valore che, se ben conservato e tutelato, costituirebbe una vera e propria assicurazione sul futuro del territorio, dell'economia e dell'occupazione.“

A quanto denunciato, adesso si somma anche un serio e documentato problema di inquinamento ambientale. L’ambiente pare proprio dire silenziosamente, tramite le centraline di rilevazione dell’aria che respiriamo, che è ora di pensare diversamente. Bisogna resistere a chi fa intravvedere situazioni catastrofiche, se non si aggiungono ancora parecchi metri cubi sottratti ulteriormente al territorio. Gli alberghi della nostra meravigliosa località sono già di ottima qualità. Senza confondere qualità con lusso, che sono concetti completamente differenti.

Cervia-Milano Marittima è diventata turisticamente importante prima che arrivasse il grosso dell’ultima speculazione edilizia. Lo è diventata per le importanti professionalità, la generosa ospitalità della gente e per una natura meravigliosa.

La crisi certo esiste e questo blog già da anni segnala una politica turistica miope e di corto respiro e soprattutto, nel caso della cementificazione, dagli effetti irreversibili. Gli ulteriori miglioramenti nel settore turistico sono sempre possibili ed auspicabili. E’ possibile realizzarli lavorando su moltissimi altri aspetti, iniziando ad esempio dalla promozione turistica e dai trasporti. Oppure, come già molti imprenditori intelligenti hanno fatto, ristrutturando l’esistente, senza necessariamente aumentare le cubature già importanti.

Alla base però bisogna salvaguardare una natura splendida, vero biglietto da visita nei confronti dei turisti. Per offrire un’accoglienza turistica unica. Operando diversamente si rischia seriamente - specie in tempi di crisi - di ottenere l’effetto opposto con possibili perdite sulla fidelizzazione dei clienti e sull’attrattività rispetto ai nuovi turisti.

In considerazione dei valori ambientali rilevati ed in base al principio di precauzione in materia ambientale, il blog CerviaParla.it si appella affinchè i consiglieri comunali di PD e IDV, veri responsabili politici di Cervia, non deliberino nuove varianti fino all’approvazione del PSC. Così come richiesto anche dagli oltre mille cittadini che hanno firmato la petizione contro l’eccesso di cementificazione a Cervia, promossa anche da questo blog con grande adesione di cittadini.
Meno cemento, più turismo.

1 commento:

cittadinocervese ha detto...

grandi! siete dei grandi!
grazie per quello che fate!!!