martedì 16 marzo 2010

Cervia: la punta dell'iceberg


Milano Marittima. 14 marzo 2010. Rotonda I° Maggio. Questo blog è andato alla manifestazione spontanea di liberi cittadini. Non c'erano rivendicazioni ufficiali, ma ho visto molti cittadini presenti. Senza bandiere, senza sigle, senza cartelli e striscioni. Una presenza silenziosa, che valeva più di mille slogan. Quelli dei partiti dalle parole vuote.

Si respirava nell'aria la voglia di difendere civilmente la propria terra. L'impressione è stata quella di vedere cittadini con i piedi per terra, che rivendicavano il proprio futuro. Consapevoli che è un loro diritto, ma è anche un loro dovere difenderlo. Cittadini a favore del turismo.

Cittadini responsabili che hanno preferito una forma di protesta discreta, ma efficace. L'Assessore Nevio Salimbeni - da quanto si legge sulla stampa - afferma che "il grande errore della manifestazione è quello che nessuno ci ha messo la faccia". I professionisti della politica, invece di cercare di comprendere a fondo i motivi, quasi accusano. I cittadini la faccia ce l'hanno messa.

Occorre invece capire perchè nessuno ha voluto rivendicare la manifestazione.
I partiti, in generale, continuano a spiegarci che la democrazia esiste. Di più: ognuno si fa portavoce delle istanze democratiche, che - a detta loro - sono sempre gli altri a calpestare.
Se così fosse, dovremmo vivere in un Paese con le maggiori garanzie democratiche, dove ognuno dovrebbe potere esprimere liberamente la propria opinione senza alcun timore.
Perchè allora nessuno ha voluto essere portavoce delle rivendicazioni di una manifestazione pacifica?

La manifestazione di domenica scorsa sembra rappresentare solo la punta dell'iceberg di un forte sentimento civile di amore per la propria terra e di attenzione per il proprio futuro.
Un sentimento pacifico e positivo. Più forte del semplice malcontento e degli interessi corporativi o faziosi.

Dalla parte del turismo.

1 commento:

Unknown ha detto...

Cara Cervia Parla.it,

ti leggo sempre con grandissimo interesse, a volte concordando a volte meno com’è logico che sia. Per questo devo confessarti, con franchezza, che non ho proprio capito né condiviso il tuo ultimo post sulla “manifestazione” del 14 marzo.

Ho grande rispetto per tutti i “liberi cittadini”. Sia quelli che manifestano come “punta dell’iceberg” (anche se mi ricorda la maggioranza silenziosa di un brutto periodo storico passato) che quelli che lavorano per il turismo pur non condividendo le ragioni della manifestazione.

Devo però dirti che ho qualche dubbio sulla “spontaneità” della manifestazione contrapposta ai “partiti dalle parole vuote” vorrei solo ricordare che al presidio della rotonda primo maggio hanno legittimamente partecipato ben visibili i rappresentanti del PDL e del PRI oltre ad alcuni tra i massimi dirigenti di alcune categorie economiche che, si dice, in città facciano il bello e il cattivo tempo. In sostanza: cittadini pochi (al massimo la punta d’un iceberg, appunto) e diversi “rappresentanti”, permettimi una battuta, di quelli che altri hanno definito i “poteri forti”.

Cara Cervia Parla.it quando un professionista della politica come me – come sembra suggerire il post – afferma che una delle ragioni del fallimento della protesta è che “nessuno ci ha messo la faccia” lo fa perché non esisteva un organizzatore visibile, una piattaforma scritta, un programma, un progetto su cui discutere e, magari, aderire. Anzi alcuni presupposti della protesta emersi dalla stampa quotidiana (il fatto che la Giunta volesse le “Discoteche in Spiaggia”, per esempio) ti assicuro che erano palesemente falsi.

Inoltre i partecipanti saranno pure “la punta di un iceberg” ma 30-40 persone che partecipano ad un evento convocato con migliaia di sms ed un battage pubblicitario sui giornali senza precedenti mi sembrano, onestamente, un po’ pochine e se la gente non ha partecipato ci sarà pure una ragione che non dipende certo – almeno credo – dai cosiddetti professionista della politica.

Detto questo io penso che se c’è “un sentimento pacifico e positivo” tra i manifestanti questo vada colto come una buona cosa e, togliendo di mezzo le posizioni che sono state ingiustamente affibbiate alla Giunta, si possa lavorare tutti e con grande responsabilità per una Milano Marittima più “dolce” e meno caotica.

L’Amministrazione comunale vuole che non si ripetano i fatti di ferragosto dell’anno scorso e che venga ridotto il rumore e depotenziato un certo turismo “usa e getta”. Questa è la realtà che si è cercato di disegnare con il nuovo regolamento: sperimentiamo con spirito positivo, senza fare facile demagogia, e cerchiamo di raggiungere questi obiettivi.

Caro Cervia Parla.it aiutaci anche tu, come hai sempre fatto con la tua posizione critica e onesta in questi anni, ma per favore non lasciar credere tra le righe che il fallimento della manifestazione sia dovuto al “timore” di farsi vedere critici: sarebbe come dire, sfiorando il ridicolo, che c’è un regime a Cervia!

Insomma, ripeto, partiamo da quel sentimento pacifico e positivo – basato però sulla realtà dei fatti - per discutere nel merito dei problemi senza far dire ad altri quello che altri non hanno detto e pensando che, magari con opinioni e soluzioni diverse, siamo tutti “dalla parte del turismo”.


Nevio Salimbeni