mercoledì 24 giugno 2009

Cervia: "Scatoloni di cemento sul mare"


L'articolo della giornalista Anna Budini apparso lo scorso ottobre sulla Voce di Forlì Cesena dal titolo "Scatoloni di cemento sul mare" denuncia quanto peraltro è sotto gli occhi di tutti: altri due alberghi, uno in viale Due Giugno a Milano Marittima e l'altro sul lungomare Deledda di Cervia, si "ampliano" in modo decisamente vistoso.
"Così mentre la promozione turistica - scrive la giornalista - cerca di valorizzare il patrimonio naturale e paesaggistico per incontrare le nuove tendenze turistiche, in città si continua a costruire sul lungomare. Non sarebbe da dimenticare che Cervia, fin dai primi anni '80, firmava e varava il primo manifesto ambientalista. Uno spirito ecologista che da sempre contraddistingue la città delle certificazioni Emas e della manifestazione "Maggio in fiore" che ogni anno presenta spettacolari giardini colorati in città, ma dall'altra parte incassa i rimproveri di Legambiente sulla speculazione edilizia."

Leggendo questo articolo mi viene in mente quanto scrive il noto urbanista Edoardo Salzano*: "Il territorio non è un semplice magazzino: non è un luogo in cui le cose sono semplicemente ammonticchiate. Tutte le cose hanno ordine tra loro, sono connesse in modo che una modifica in un punto, un'azione su una di esse, modifica tutte le altre."
E ancora, spiega la differenza tra urbanista e architetto: "E nella differenza tra attenzione all'oggetto e attenzione all'insieme sta il fondo della differenza tra due mestieri che, nel nostro paese sono molto vicini e quasi confusi: l'urbanista e l'architetto. E' molto chiaro un passo di Italo Calvino che cito spesso per rispondere al quesito: che differenza c'è tra l'urbanista e l'architetto."

Ecco il passo di Calvino.
"Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra .
Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? - chiede Kublai Kan.
Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra - risponde Marco Polo - ma dalla linea dell'arco che esse formano.
Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo.
Poi soggiunge: Perchè mi parli delle pietre? E' solo l'arco che importa.
Marco Polo risponde: Senza pietre non c'è arco."

"L'urbanista - continua Salzano - si occupa dell'arco, l'architetto delle pietre.
L'architetto progetta singoli oggetti e definisce le regole secondo le quali essi devono essere costruiti.
L'urbanista si occupa di definire le regole secondo le quali essi devono essere composti perchè raggiungano, nel loro insieme, un'armonia e una funzionalità complessive.
L'architetto disegna la casa dell'uomo, l'urbanista la casa della società."

In quest'ottica, ho trovato molto interessante l'articolo della giornalista della Voce, dove ha evidenziato la presenza di questi due alberghi in ampliamento e per i quali la cittadinanza deve chiedersi se da un punto di vista urbanistico sia stata garantita l'armonia del territorio. In altre parole se le due pietre (parafrasando l'esempio di Marco Polo) siano coerenti con l'armonia e la solidità dell'arco.

Il primo dei video che il blog pubblica con riferimento alle "pietre" che compongono "l'arco", ha l'intento di stimolare una riflessione se i singoli oggetti siano coerenti con il contesto del territorio. Il blog non solo non vuole dare un giudizio sui singoli oggetti che ognuno valuta secondo il proprio senso estetico, ma al contrario cerca di spostare l'attenzione dal giudizio di bellezza o meno dell'oggetto a quello di bellezza e coerenza d'insieme.

Cervia-Milano Marittima ovviamente non è solo quello che si vede in questo video. E' una località turistica meravigliosa. Il blog lo sottolinea in continuazione. Ma come in tutte le cose si tratta di un problema di misura. Il q.b. (quanto basta) della cementificazione è stato già abbondantemente superato. Ora i decisori politici hanno l'obbligo quantomeno morale di fermare un'edilizia fine a se stessa. Per il bene del turismo. Per evitare che quanto mostrato nel video diventi il nuovo volto di una città che vuole rimanere orgogliosamente la "città-giardino".

*Edoardo Salzano, Il mestiere dell'urbanista, Ed:Ogni uomo è tutti gli uomini


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3 commenti:

cittadinocervese ha detto...

Se si continua di questo passo addio alla città giardino!!! Tanto i politici il loro stipendio lo avranno sempre...

Anonimo ha detto...

Qui i cittadini devono garantire il futuro della città giardino, perchè dopo tante chiacchere questi sono purtroppo fatti realizzati. Sono daccordo che Cervia è una località bellissima, ma se andiamo di questo passo... change!

Anonimo ha detto...

E aspetta che hanno già annunciato ancora nuovi hotel!!! Sai, non bastano quelli esistenti!!!