sabato 14 febbraio 2009

Balconi "NonFacentiVolume"

Una palazzina a Cervia

Pare proprio che l’Italia sia destinata ad andare all’incontrario.
Una volta alle regole si cercava l’escamotage. Una parolina magica ed elegante, vanto di molti, per dire che erano riusciti ad aggirare usi e consuetudini della collettività spingendosi fino al confine delle leggi e dei regolamenti. Oggi sembrerebbe che gli escamotage hanno superato le regole.

La furbizia però è come il sale: quando è poco rende le pietanze più gustose, di più nausea e quando è troppo rende il cibo (anche il più pregiato) immangiabile.

A Cervia nel settore dell’edilizia vedo, solo per fare un esempio, balconi sproporzionati.
Una volta c’erano le camere con i balconi, oggi abbiamo i balconi con le camere. Leggo sulla stampa locale che a Milano Marittima l’amministrazione comunale ha permesso la costruzione di un hotel con suite di 45-50 mq e balconi di 100 mq, il doppio.
Ha permesso la costruzione di un hotel con oltre 2400 mq di balconi e poco più di 1500 mq di superficie coperta, per la precisone superfice lorda di pavimento. Tenete conto che la piazza Garibaldi di Cervia, che ospita anche i concerti, è di ca. 3000 mq. Fate voi.

Ma non è il singolo caso apparso sui giornali che mi interessa. Girando per il territorio comunale possiamo vedere balconi di dimensioni enormi un po’ dappertutto.
Nel Comune di Cervia infatti non fanno volume, né vengono conteggiati al fine del calcolo della superficie coperta (per inciso slp). L’hanno stabilito o quantomeno l’hanno permesso e lo permettono i decisori politici. Sono infatti le regole prescritte nella variante generale al PRG per Cervia e dal regolamento edilizio.

In altri termini è possibile costruire balconi aggettanti per quanti metri quadri puoi, senza incidere né sull’indice di edificabilità, né su quello di utilizzazione fondiaria. Così le statistiche sulla carta sono salve, ma nel territorio le sagome degli edifici aumentano, ingombrano. Sono cemento. Tanto.

Basterebbe e sarebbe bastato una semplice regola così come applicata da altri comuni, ad esempio il Comune di Pisa, per potere avere dei balconi ampi che piacciono a tanti, ma senza stravolgere le proporzioni tra superficie coperta abitabile e balconi “nonfacentivolume”.
Eppure di questo tipo di norme la giunta se ne intende considerato, con tutto rispetto, che proprio il sindaco è geometra e risulta avere lavorato, in qualità di dipendente, come capo reparto del settore urbanistica al Comune di Cesena.

Anche se molti cittadini e associazioni sono di parere diverso, probabilmente l’attuale giunta ritiene che tutto questo sia strategico per una riqualificazione turistica . E il risultato lo vedremo, perchè il turismo dovrebbe scegliere noi invece di altri. La crisi dovrebbe, con tutto quello che affermano aver fatto, sfiorarci appena. Per l'amministrazione comunale sarà la prova per dimostrare a tutti i propri meriti.

Non ci resta che aspettare, anche se - in caso di previsioni errate - il conto lo dovranno pagare i cittadini.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Adesso ho capito come fanno a costruire tutti quei condomini... grazie e complimenti per il blog

Anonimo ha detto...

E poi mettono fuori i manifesti con scritto "meno cemento"... ma dai

Anonimo ha detto...

quindi quando dicono meno cemento non considerano l'effetto dei balconi che sono quasi anche il doppio della superfice coperta!!! Ma le immobiliari quando ti vendono una casa i balconi li conteggiano...