mercoledì 24 novembre 2010

Astensionismo al 40% grazie ai partiti "a futuro zero"

Inception Made in Italy parodia
Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi affermano che il loro video-parodia Inception "conserva nella forma la sincerità dirompente della satira e della parodia, le uniche speranze di un popolo malandato come il nostro."

Video ben fatto. Al di fuori della satira, il problema che rimane non è tanto quello di mandare via Berlusconi, ma pittosto quello di non sapere a chi dare la fiducia. E infatti i sondaggi indicano l'astensione in vertiginosa crescita al 40%.

Alla domanda "Se domani si dovesse votare per le elezioni politiche Lei quale partito o lista voterebbe?" il trend dell'astensionismo registrato è impressionante.

Ma ai partiti "a futuro zero" o meglio alla loro classe dirigente, questo sembra interessare poco e non vedono l'ora di tornare alle urne, incassando cifre spropositate per i rimborsi elettorali. Soldi dei cittadini. Nuovo business all'italiana? Legale e immorale.


(Fonte: Sondaggio IPR Marketing per l'Ultima Parola puntata del 19/11/2010.)

3 commenti:

Pier Paolo Cecchi ha detto...

L'ultima critica ai finanziamenti ai partiti mi lascia un po' perplesso...
L'alternativa quale sarebbe, abolirli?
Facciamo come in America, dove la politica è condizionata dalle lobby che finanziano partiti e candidati?

Molti, soprattutto nella compagine di Grillo, dicono che si può andare avanti solo con le piccole donazioni dei militanti, prendendo ad esempio il Movimento 5 Stelle.
Ma questo può esser vero per i partiti piccoli o a volte medio-piccoli.
I partiti più grandi, dovendo convincere grosse percentuali di cittadini (anche quelli meno attenti, meno motivati e meno arrabbiati), devono fare propaganda e attività politica molto più su larga scala, e quindi con costi molto maggiori.
Dove prenderanno i soldi necessari, se non dalle lobby?
Con pochi soldi puoi prendere il 6% col voto degli elettori più informati o col voto di protesta, oppure fare exploit ancora maggiori.
Ma difficilmente potrai raggiungere e mantenere nel tempo percentuali più alte basandoti solo su quello.

Poi l'irrazionalità di questa proposta sta già in un fatto solo: A portarla avanti sono spesso persone che si lamentano del conflitto d'interessi di Berlusconi...
Ma con le lobby che finanziano i partiti di conflitti di interessi ce ne sarebbero a bizzeffe!!!

Questa sorta di "movimento" per abolire i finanziamenti ai partiti è la solita vulgata demagogica, irrazionale e "di pancia".
Sta passando il concetto che qualsiasi cosa contro "la politica" va bene, senza doverci ragionare sopra e senza vedere bene se è giusta o sbagliata.

Io spero che il blog si sia espresso male su questa faccenda, e che la sua reale posizione sia la richiesta di una riforma dei finanziamenti pubblici, e non la loro abrogazione.

CerviaParla.it ha detto...

Il finanziamento pubblico, che piaccia o no, è stato già abrogato con referendum popolare. Semplicemente non dovrebbe più esistere. Il problema è che adesso si chiama rimborso elettorale. Alla faccia del popolo italiano che si è già espresso.

Pier Paolo Cecchi ha detto...

Eh no, questa storia del referendum non può essere un alibi, non può essere il pretesto per mettere a tacere ogni critica:
Nel senso che un conto è dire "abboliamo i finanziamenti perchè lo riteniamo giusto", altra cosa è dire "aboliamo i finanziamenti perchè siamo costretti a farlo dal referendum".

Però anche l'argomento del referendum in sè lascia il tempo che trova:
Gli esiti referendari non possono essere eterni, perchè dopo anni l'opinione della gente può cambiare.
E non c'è nulla di più vero proprio su questo tema:
Ti ricordo che nel '78 ci fu un referendum del tutto analogo ma dove gli italiani scelsero di continuare a finanziare i partiti.
Allora anche quando si propose il referendum del '93 (quello a cui ti riferisci tu, che ha abolito i finanziamenti pubblici) bisognava dire "gli italiani si sono già espressi, punto e basta".
Lì erano passati 15 anni, mentre ad oggi ne sono passati 17 (dall'ultimo referendum, ovviamente), quindi non ci vedo nulla di male se si torna a discuterne.

Aspetto una risposta anche sulle critiche che ho fatto.
Grazie.