martedì 12 ottobre 2010

Cervia: "meno cemento", PD e IDV alla prova del nove


A Cervia, PD e IDV lanciano il messaggio, direttamente o indirettamente, di avere diminuito il cemento. I cittadini che hanno visto, specialmente negli ultimi 7 anni, modificarsi il territorio con centinaia di sagome di edifici lievitare o comparire su aree prima verdi o anche alberate, evidentemente soffrono di allucinazioni. Ma molti cittadini non ci stanno e affermano di avere ragione: il cemento è aumentato e di molto. Come fare allora? Semplice, occorre basarsi sui dati.

Già, quali dati? E qui la cosa diventa sorprendente, perchè non si ha notizia di alcuna pubblicazione di dati relativi ai metri quadri o ai metri cubi costruiti nel comune di Cervia.

E' quantomeno curioso che PD e IDV che continuano a dichiararsi paladini dell'ambiente, pare che non abbiano documentato con i metri quadri costruiti "in meno" il loro operato. Dicono di avere diminuito alcuni indici di edificabilità. Bene! Allora complessivamente quanto si è costruito?

Non solo potrebbero mettere a tacere le opposizioni, ma guadagnerebbero la fiducia dei cittadini. E di conseguenza voti. Perchè non lo fanno allora?

Eppure anche le "Norme Tecniche di Attuazione alla variante Generale al P.R.G." di Cervia prevedono all'art.21 il "monitoraggio della variante generale al piano regolatore tramite il servizio informatico territoriale" E' previsto infatti che "il catasto urbanistico,...e i settori dell'Amministrazione comunale in possesso di dati di rilevanza urbanistica sono tenuti a renderli disponibili allo scopo di attivare il servizio informatico territoriale."

Tale servizio informatico territoriale ha il "compito di dare corso e gestire i progetti di monitoraggio". Viene disposto che sia operante presso il Comune o attraverso contratto di servizio stipulato dall'Amministrazione comunale.

E' evidente che questi progetti di monitoraggio sono fondamentali e permettono all'Amministrazione - recita il regolamento - di "sviluppare il controllo di diritto e di trasparenza dei propri atti urbanistici, affidato prioritariamente al catasto urbanistico, e il monitoraggio sistematico dell'attuazione della Variante generale e di eventuali altri strumenti di pianificazione urbanistica congiuntamente in vigore."

Considerata l'importanza di tale monitoraggio, si da per scontato che non solo i dati esistano, ma anche che siano tenuti sotto stretta osservazione. Anche alla luce dell'adozione dell'ulteriore variante al ricettivo dove è stato previsto, da quanto è dato a sapere, un sensibile aumento del carico urbanistico intorno ai 66.000 metri cubi oltre ai volumi "ombra" dei balconi e delle logge.

In ogni caso i metri quadri costruiti sarebbero facilmente desumibili non solo dai progetti edilizi presentati, ma anche semplicemente dalle schede relative al calcolo del contributo di costruzione dove gli interventi edilizi sono già distinti tra nuove costruzioni, ristrutturazione con aumento del carico urbanistico e ristrutturazione semplici. Con suddivisione dei metri quadri tra superficie utile e superficie non residenziale. E poi anche per zona, caratteristiche , tipologia e ubicazione. Tutto in un prospetto semplice, semplice. Di più: un comunissimo foglio di Excel.

PD e IDV avrebbero la possibilità di dimostrare a tutti, in maniera oggettiva, come hanno gestito la pianificazione del territorio. A detta loro, avrebbero fatto molto bene.
Perchè allora non divulgano i dati dei metri quadri costruiti mettendoli a completa disposizione dei cittadini?

lunedì 11 ottobre 2010

Legambiente: settimana europea dello squalo

CerviaParlaPerSettimanaEuropeaDelloSqualo
Mentre dalla politica alla finanza abbondano gli squali "umani", diminuiscono in maniera preoccupanate gli squali "animali". Al limite dell'estinzione di varie specie. E come se non bastasse, esiste un'orrenda pratica denominata "finning", che consiste nel tagliare le pinne degli squali e rigettarne il corpo in mare.

Legambiente aderisce alla settimana europea dello squalo, organizzando, insieme a Shark Alliance, la conferenza "Squali: 400 milioni di anni di evoluzione...finiti in una zuppa", che si terrà martedì 12 ottobre alle ore 20.30 a Roma in via dei fienaroli, 28.

Invia un messaggio ai tuoi Parlamentari Europei chiedendo loro di firmare la Dichiarazione Scritta per un Regolamento che vieti completamente la rimozione delle pinne degli squali a bordo dei pescherecci.

La settimana europea dello squalo

giovedì 7 ottobre 2010

Appello della Costituente ecologista


Davide Fabbri, già consigliere Comunale dei Verdi di Cesena, scrive al blog e segnala che "anche a Cesena (così come in tutta Italia) si sta avviando il processo di superamento della Federazione dei Verdi, per intraprendere un percorso di nascita di un nuovo soggetto politico: un movimento per l’unità di tutti gli ecologisti."

A livello nazionale è nata la Costituente Ecologista, che lancia un appello.

Fino a prova contraria, i propositi sembrano davvero buoni. Questo blog sosterrà volentieri i progetti che condividono un idea di sviluppo sostenibile, ma si allontanerà senza indugio da chi dovesse utilizzare alcuni progetti apparentemente propositivi per fare unicamente marketing politico. Distinguere sarà molto semplice. Basterà seguire nel tempo la coerenza tra intenzioni dichiarate e fatti.

mercoledì 6 ottobre 2010

Cervia: la variante al ricettivo è un "provvedimento indifendibile"


Il blog riceve dal Comitato "Sinistra per Cervia" il seguente comunicato con richiesta di pubblicazione.

"PD ed IDV giustificano la variante al ricettivo dicendo che “era contenuta nel programma”, e quindi si starebbe onorando il patto con gli elettori.
In realtà, le indicazioni del programma erano abbastanza generiche, e non obbligano a fare una variante con questi connotati e con questi eccessi.

Si poteva anche approvare una nuova variante al ricettivo, ma in sostituzione delle precedenti (che quindi verrebbero abrogate): non sarebbe stata la soluzione ottimale, ma almeno si sarebbe evitato di sommarne gli effetti in termini di cementificazione.
Quella del programma ci sembra una motivazione debole e contraddittoria: ricordiamo che la coalizione di Zoffoli si era impegnata anche a ridurre il carico urbanistico nel territorio.

Programmi che vengono interpretati a fisarmonica, dunque, e in base alle convenienze del momento o agli interessi dei destinatari.
Riguardo al metodo, nessuno può millantare un coinvolgimento della cittadinanza:
I pochi momenti di confronto accessibili a tutti ci sono stati solo a settembre, quando la variante era ormai già scritta, ed anche alcune associazioni di categoria (Federalberghi) ne ignoravano i contenuti fino a pochi giorni prima dell’approvazione.

Ma per rimanere sulle motivazioni di questo provvedimento, vorremmo aggiungere un altro elemento che ci ha stupiti:
Si dice che bisogna ingrandire gli hotel perché “gli albergatori ne hanno bisogno e lo chiede il mercato”.
Ma non si è mai citata una ricerca statistica (ISTAT, Censis, ecc..) che abbia indagato questo bisogno da parte dei turisti, ma solo le richieste di una parte interessata dalla variante.
Questo è governare nell’interesse generale?
Se domani gli artigiani dicono che “hanno bisogno di ingrandire i capannoni”, l’Amministrazione Comunale glielo concede?
E se i commercianti o i privati cittadini dicono che “hanno bisogno di ingrandire le loro case e le loro attività”, il Comune farà un’altra variante per permetterlo?

Ribadiamo ancora una volta che si tratta di un provvedimento indifendibile, dove il Sindaco continua a non rispondere a molte obiezioni.
In tutto questo ci sembra davvero discutibile l’atteggiamento dell’Italia dei Valori, che ha appoggiato acriticamente la variante.
Si professano ambientalisti, ma votano per cementificare ancora di più Cervia.
Parlano di coinvolgere i cittadini nelle decisioni (contro la “casta”), e poi votano una variante scritta senza coinvolgere la cittadinanza.

Infine, vogliamo segnalare un episodio:
Mentre si stava preparando la variante senza informare i cittadini, veniva pubblicato su internet un progetto, consistente nell’ampliamento di un famoso hotel di Milano Marittima.
Quando la cosa è diventata di dominio pubblico, nel giro di pochi giorni il progetto in questione è sparito dal web.
Non possiamo dire se il progetto “oscurato” sia un frutto “precoce” della nuova variante, ma sicuramente siamo di fronte ad un fatto alquanto curioso.
Sinistra per Cervia"

lunedì 4 ottobre 2010

Cervia: Legambiente informa


Pieno successo dell'iniziativa di Legambiente, che ha organizzato sabato scorso un punto informativo a Cervia di fronte alla Coop. Non solo per fare sapere, ma anche per ascoltare. Dai primi dati raccolti, è emersa una buona attenzione da parte dei cittadini per i temi ambientali ed una forte preoccupazione per l'eccesso di cementificazione e consumo di suolo a Cervia. Una località che era stata pensata e disegnata urbanisticamente come la città-giardino.

Legambiente Emilia-Romagna aveva recentemente preso ufficialmente posizione in merito all'ulteriore variante al ricettivo, considerandola una "nuova iniezione di cemento sulla costa". L'associazione ambientalista aveva esortato a non "confondere l’interesse di pochi con lo sviluppo dell’economia", fornendo inoltre una serie di proposte alternative per rilanciare un turismo sostenibile.

sabato 2 ottobre 2010

Città-Giardino, New Urbanism o crescita disorganizzata?


Nel mondo i migliori urbanisti si interrogano su come ripianificare le città devastate dalla speculazione edilizia e da una cattiva o assente pianificazione urbanistica. Il "New Urbanism" - un movimento fortemente legato all'ambientalismo, alla sostenibilità e alla bioarchitettura - vuole dare una risposta.
Si tratta di un modello ideato negli anni '80 da Andres Duany e poi regolamentato tra Miami e la West Coast dal 'Congress For The New Urbanism' nella Carta dei Principi.
La città del futuro? È un quartiere: amministrato dalla vivibilità, l'armonia e la 'walkability' a misura di pedone. Le strategie del New Urbanism sono volte alla riduzione della congestione stradale, della cementificazione e alla conversione delle sprawl urbano. Utopia? No, già realtà.

La notizia è stata riportata anche sulla rivista L'Espresso del 21/5/2009.
"L'obiettivo non è abolire le automobili" - spiega alla giornalista dell'L'espresso John Norquist, amministratore delegato del Congress For the New Urbanism - "ma portare equilibrio tra l'utilizzo indiscriminato e altri mezzi di trasporto, tra le immense aree per i parcheggi e le dimensioni familiari di piazza in cui prendere un caffè e ritrovare l'appartenenza alla comunità". Ci si perde in Suv, si guadagna in aria pulita e attività fisica."

Compito dell'architetto è far convivere edifici, servizi e natura.
Del resto New Urbanism non significa semplicemente edifici verdi: "Una casa potrà avere tutti i pannelli solari che si vuole, ma se non risponde a criteri di armonia e rispetto dell'ambiente non sarà mai sostenibile", dice Senen Antonio, direttore del business development nello studio Duany-Plater Zyberck.

Armonia e rispetto dell'ambiente rappresentano i capisaldi di questa rivoluzione urbanistica.
Il New Urbanism cerca di reagire alla tendenza degli ultimi decenni, "in cui l'urbanistica ha prodotto standard e la crescita disorganizzata delle periferie ha causato spesso la perdita delle forme originali", dice Andrea Oliva. Ma qualcosa cambia se ai vecchi PRG le amministrazioni preferiscono i PSC, "Piani Strutturali Comunali, con mix funzionali ponderati di volta in volta". Dove il quartiere è la matrice di partenza.

Il concetto urbanistico di "città giardino" adottato con lungimiranza dal Palanti a Cervia-Milano Marittima - dove gli edifici dovevano rimanere immersi nella natura - appare qualitativamente superiore anche al New Urbanism.

Perchè allora PD e IDV continuano a proporre interventi a spot - come possono essere molte varianti al PRG - che quantomeno non sono in armonia con il concetto urbanistico di "città giardino"? Non sarebbe meglio cambiare direzione e tutelare come un gioiello il nostro modello urbanistico, promuovendolo anche da un punto di vista turistico? Quindi non solo la "città-giardino" delle aiuole, che sono davvero belle, ma soprattutto un impianto urbanistico unico nel suo genere.

venerdì 1 ottobre 2010

Shakira e il corpo delle donne


Dopo avere visto il documentario "Il corpo delle donne" ed essere stato bombardato ovunque da immagini di donne con seni e sederi gonfiati al silicone e tutti uguali, ti meravigli quando vedi una star internazionale con un corpo normale. Shakira nel video proposto canta la canzone più popolare dell'estate. Waka Waka. Con un corpo di donna femminile. Quasi da non credere! Viso "acqua e sapone", abbigliamento "easy" e corpo non sformato da protesi varie. La normalità diventa quasi eccezione. Si può essere belle senza chirurgia plastica. Anzi più belle.

Shakira sarà a Torino il 27 novembre per l'unico concerto in Italia del suo tour 2010.