mercoledì 23 giugno 2010

L'urgenza delle centrali nucleari è incostituzionale



La Corte Costituzionale boccia sonoramente le procedure d'urgenza previste dall'attuale Governo per gli interventi relativi alla produzione dell'energia. Interventi noti con l'astuta strategia, in controtendenza mondiale e contro il volere di un referendum popolare, di volere riportare il nucleare in Italia.

Del resto si sa. I nostri politici hanno troppo da fare. Chi fa una cosa e chi fa l'altra. In molti un'idea della loro infaticabile attività se la sono fatta. In concreto però non si trova proprio il tempo per impostare una politica energetica lungimirante e condivisa. E allora cosa c'è di meglio se non fare una bella legge prevedendo la possibilità di nominare i soliti Commissari straordinari del Governo?

Commissari con poteri di emanare atti e provvedimenti di competenza delle amministrazioni pubbliche - occorrenti all'autorizzazione e all'effettiva realizzazione degli interventi - con il diritto di curarne tutte le attivita' e di avvalersi ove necessario dei poteri di sostituzione e di deroga.

Fortunatamente per i cittadini la Corte Costituzionale con la sentenza n.215/2010 depositata il 17/06/2010 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell'urgenza e della relativa nomina dei Commissari straordinari con i loro strabordardanti poteri. Per la precisione è illegittimo da un punto di vista costituzionale l’art. 4, commi 1, 2, 3 e 4, del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78.

Sentenza importantissima per il futuro degli italiani. Quasi dimenticata dai media tradizionali.

1 commento:

nego77 ha detto...

Come al solito la stampa non ne da risalto, d'altronde ora dobbiamo guardare i mondiali...