lunedì 20 aprile 2020

Vaccinazione obbligatoria: inizio della fine?


Alla fine Zingaretti - Presidente del Lazio nonchè segretario del PD - annuncia l'obbligo di vaccinazione antinfluenzale per gli over 65 anni e per il personale sanitario del Lazio.

Zingaretti sottolinea che sono i primi, facendo intendere di volere essere da esempio per altre imposizioni. Di certo le case farmaceutiche vedranno aumentare considerevolemnte i fatturati.

Ma siamo sicuri che si possa avere un risultato positivo per la salute o quantomeno che il vaccino sia innocuo?

Per nulla stando alle recenti affermazioni del virologo Prof.Giulio Tarro per cui c'è una "possibile associazione tra morti in Lombardia e vaccinazioni". E' argomentata con studi internazionali.

Anche secondo la dottoressa Loretta Bolgan vi sono in tal senso serissime questioni da approfondire.

In merito postiamo qui anche un forte parere del Dott.Stefano Montanari.


Secondo Italiasera.it il dottor Mariano Amici, medico di Ardea (Roma) ha confermato le sue argomentate perplessità sull’utilità dell'obbligo del vaccino imposto da Zingaretti ed ha affermato che “è ormai universalmente noto che questi tipi di malattie sono causate da virus estremamente mutabili e che le mutazioni avvengono nel giro di pochissimo tempo. L’influenza di quest’anno non è la stessa di quella dell’anno che verrà! Non ha alcun senso, quindi, vaccinare le persone con il vaccino contro il virus dell’anno precedente e di contro è impossibile realizzare un vaccino contro il virus che arriverà l’anno prossimo (per quanto riguarda il coronavirus non abbiamo ancora neanche il vaccino di quest’anno e se non sarà disponibile subito poi non servirà più perché il virus sarà diverso!)”.



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